Stasera in tv Fermata d’autobus, con Marilyn Monroe

Stasera in tv su TV 2000 alle 23 Fermata d’autobus, un film del 1956 diretto da Joshua Logan, tratto da due opere teatrali di William Inge. Reduce dall’esperienza dell’Actors Studio, Marilyn Monroe si immedesimò nel personaggio: imparò a parlare con l’accento del Sud, scelse costumi poveri e calze strappate, un trucco di gesso e persino un modo di ballare e cantare volutamente goffo e da principiante, dando vita a una delle sue migliori interpretazioni. Gli attori Arthur O’Connell e Hope Lange reciteranno nuovamente insieme cinque anni dopo in Angeli con la pistola (1961). Nel 1956 il National Board of Review of Motion Pictures l’ha inserito nella lista dei migliori dieci film dell’anno. Con Marilyn Monroe, Don Murray, Betty Field, Arthur O’Connell, Eileen Heckart, Robert Bray, Hope Lange, Hans Conried, Max Showalter.

Trama
Il giovane Bo e il suo manager Virgil, due cowboy provenienti dal Montana, si recano a Phoenix per partecipare all’annuale rodeo. Qui fanno conoscenza con Chérie, una cantante che si esibisce in un locale per cowboy dove spesso i clienti non le mostrano rispetto. Per questo resta favorevolmente colpita dai modi gentili del timido Bo, che se ne innamora subito e le chiede di sposarlo.

“Film perfetto, fondamentale nel suo genere, senza contare che è la più completa ed efficace rappresentazione di Marilyn Monroe. In nessun altro film infatti la diva, trentenne, esprimeva meglio se stessa. In Quando la moglie è in vacanza forse era più bella, in A qualcuno piace caldo più brava, ma qui era ironica, attrice vera, e magnetica, e non erano casuali certi riferimenti alla sua vita privata e certe precise battute: “Gli uomini si sono interessati a me da quando avevo tredici anni”, dice alla sua amica e sappiamo che per Norma Jean era stato proprio così. Il film è un insieme felice di tanti ingredienti che compongono, appunto, il capolavoro del genere col valore aggiunto della vedibilità perpetua. Anche la voglia matta di “Cherie”, la protagonista, di andare a Hollywood e avere successo era semplicemente quella di Marilyn, che aveva avuto successo dolorosamente, arrivando a compromettere tanti equilibri. Autobiografica è anche la paura di essere amata. Per il resto tutto funziona, dall’esordiente Don Murray al bravo caratterista Arthur O’Connell, alla regia del “teatrale” Logan”.
(MyMovies)

“Dalla commedia Bus Stop (1955) di W. Inge: un ingenuo e casto cowboy, arrivato nella città di Phoenix per un rodeo, incontra una cantante-entraineuse e le chiede di sposarlo. Dopo essere stata obbligata a prendere un autobus per il Montana, la ragazza acconsente. Sceneggiata con brio da G. Axelrod, la commedia funziona anche sullo schermo grazie a un buon cast di interpreti tra cui spicca una fulgida Monroe in una delle sue interpretazioni più scattose”.
(Il Morandini)

 

 

Luca Biscontini