Stasera in tv su Iris alle 21 Fuga per la vittoria (Victory), un film del 1981 diretto da John Huston. Il film, liberamente ispirato alla partita della morte tenutasi a Kiev il 9 agosto 1942 tra una mista di calciatori di Dynamo e Lokomotiv e una squadra composta da ufficiali dell’aviazione tedesca Luftwaffe, mantiene ancora oggi una notevole popolarità, soprattutto per la presenza di grandi calciatori dell’epoca a fianco degli attori principali, tra cui il celeberrimo Pelé. Nell’agosto del 2015, Rolling Stone lo mette al ventunesimo posto della classifica dei migliori film sportivi della storia del cinema. Con Michael Caine, Max Von Sydow, Sylvester Stallone, Pelé, Arthur Brauss, Amidou, Michael Wolf, Benoît Ferreux, Zoltán Gera.
Trama
Al campo di concentramento di Gensdorff arriva il maggiore Von Steiner, grande appassionato di calcio. La presenza tra i reclusi di alcuni celebri calciatori lo spinge a organizzare una sfida tra questi e la nazionale tedesca. La partita, giocata a Parigi, è per i nazisti una buona occasione di propaganda, per i nostri una chance d’evasione. Ma alla fine del primo tempo i nostri sono sotto di tre gol.
Tra i film del cinema sportivo, Fuga per la Vittoria merita un posto di altissimo livello, raggiunto grazie alla sfumatura di vicenda leggendaria tratteggiata dall’abile mano di Huston, all’intelligente sceneggiatura che ne moltiplica le chiavi di lettura e al cast perfetto per i ruoli. La storia scorre appassionante, amalgamando passione, coraggio e senso del dovere, fino alla virile resa dei conti che avverrà in 90 minuti di dura lotta sul campo. Un omaggio alla vera essenza del calcio. L’epico finale ha anche il merito di non donare la scontata “vittoria”. Grande.
La particolarità del film è che, accanto ad attori di primo piano come Sylvester Stallone, Michael Caine e Max von Sydow come protagonisti, sono stati chiamati a far parte del cast numerosi calciatori professionisti di fama internazionale: Pelé, fuoriclasse brasiliano tre volte campione del mondo (1958, 1962 e 1970); Bobby Moore, capitano della nazionale inglese campione del mondo nel 1966; il belga Van Himst, il polacco Deyna, l’argentino Ardiles campione del mondo nel 1978, tutti leader delle rispettive nazionali, e altri ancora. Sylvester Stallone interpreta un soldato canadese catturato durante il raid su Dieppe più avvezzo al football canadese che al calcio, portiere dallo stile molto grezzo, che a più riprese chiede a Colby quale sia il giusto piazzamento sul corner, ma che all’ultimo minuto parerà il decisivo rigore che avrebbe permesso ai tedeschi di vincere la partita.
Stallone, che recita la parte del portiere, chiede di voler realizzare la rete finale della partita, tuttavia il cast lo fa ritornare sui suoi passi e si sceglie di fargli parare un rigore. Le riprese sono state realizzate all’interno del Nándor Hidegkuti Stadion di Budapest, uno dei pochi stadi che non avevano ancora un impianto dotato di riflettori, essendo quindi più simile a quelli antecedenti la seconda guerra mondiale, periodo in cui è ambientata la storia. La colonna sonora del film è la quinta e la quarta sinfonia del compositore e pianista sovietico Dmitrij Dmitrievič Šostakovič. Il budget per la realizzazione della pellicola ammonta a circa 10 milioni di dollari.
Luca Biscontini
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