Stasera in tv Giallo napoletano di Sergio Corbucci, con Marcello Mastroianni e Michel Piccoli

Stasera in tv su Rai Storia alle 21,10 (ma disponibile anche su RaiPlay) Giallo napoletano, un film del 1979 diretto da Sergio Corbucci. Prodotto da Achille Manzotti, con il soggetto e la sceneggiatura di Sergio Corbucci, Giuseppe Catalano, Sabatino Ciuffini ed Elvio Porta, la fotografia di Luigi Kuveiller, il montaggio di Amedeo Salfa, le scenografie di Marco Dentici e le musiche di Riz Ortolani, Giallo napoletano è interpretato da Marcello Mastroianni, Michel Piccoli, Peppino De Filippo, Ornella Muti, Renato Pozzetto, Zeudi Araya, Capucine. Le riprese sono state effettuate nel 1978 tra Napoli e Roma. In particolare, a Roma, presso una villa situata sulla via Aurelia Antica, che all’epoca del film era un istituto scolastico religioso gestito dalla comunità delle Suore Oblate del Sacro Cuore di Gesù. Il film fu distribuito nei cinema italiani il 12 Aprile 1979.

Trama
Napoli. Raffaele Capece, afflitto da una zoppia dovuta ad una poliomielite contratta in infanzia, è un professore di mandolino: scapolo, sempre arruffato e continuamente in bolletta a causa dei debiti di suo padre, incallito giocatore di lotto. Per saldare l’ennesimo debito è chiamato a fare una serenata sotto un balcone. Da qui in avanti Raffaele viene coinvolto in una scia di delitti che hanno come filo rosso la musica, i ricordi della guerra e un’enorme somma di denaro.

“Raffaele Capece è un mite suonatore di mandolino con due disgrazie nella vita: la prima è la poliomielite (‘coscia morta’, come lo apostrofa il padre) che l’ha reso claudicante e dalla quale si può guarire, la seconda, dalla quale non si può guarire, è il padre Natale che è solito giocare indebitandosi per poi mettere nei guai il figlio. In seguito a uno di questi debiti paterni, il buon Raffaele viene coinvolto in un intrigo fatto di serenate, omicidi, bobine e scheletri nell’armadio. Ma non tutti i mali vengono per nuocere. Giallo napoletano è una gradevolissima commedia con infiltrazioni gialle (Hitchcock è il nume ispiratore) scritta, tra gli altri, dall’autoctono Elvio Porta, diretta con piglio sicuro dal navigato Sergio Corbucci e girata con luci fredde al Vomero. Un divertissement (Totò è l’altro modello) in cui il cast è costituito da grandi interpreti: Marcello Mastroianni è il protagonista, confermandosi un eccellente attore abile in tutti registri recitativi (qui quello buffonesco: zazzera e baffetti); Michel Piccoli impersona con classe l’ambiguo direttore d’orchestra; Peppino De Filippo, il simpatico Natale Capece con tanto di battuta antieduardiana (“a me nun me piace ‘o presepe”); Ornella Muti, Capucine e Zeudi Araya, le affascinanti e misteriose figure femminili di contorno; Renato Pozzetto, vicecommissario milanese in trasferta (esilarante la gag con l’auto senza freni); gagliardi e assai spassosi i caratteristi Peppe Barra (Giardino), Franco Javarone (Sella) e Natale Tulli (Albino abbestia). Particina da “femminiello” per un giovanissimo GianFelice Imparato. Commento musicale ad hoc di Riz Ortolani”.
(Halloran, FilmTv)

 

 

Luca Biscontini