Stasera in tv I miserabili di Ladj Ly

Stasera in tv su Rai 4 alle 22,55 I miserabili, un film del 2019 diretto da Ladj Ly. Il film è basato sull’omonimo cortometraggio diretto da Ladj Ly nel 2017. È stato presentato il 15 maggio 2019 al Festival di Cannes 2019, vincendo il Premio della giuria. In Italia viene distribuito in anteprima digitale il 18 Maggio 2020 sulla piattaforma MioCinema.it e al cinema dal 15 Giugno dopo la riapertura. Con la direzione della fotografia di Julien Poupard, le scenografie di Karim Lagati, i costumi di Marine Galliano e le musiche del collettivo Pink Noise, I miserabili trae ispirazione dalle rivolte parigine del 2005 scoppiate a Montfermeil, negli stessi luoghi in cui Victor Hugo ha ambientato nel 1862 il suo capolavoro. Con Damien Bonnard, Alexis Manenti, Djebril Zonga, Issa Perica, Al-Hassan Ly, Steve Tientcheu, Almamy Kanoute, Jeanne Balibar.

Trama
Stéphane è da poco entrato nella squadra anticrimine di Montfermeil, alla periferia di Parigi. Insieme ai nuovi colleghi Chris e Gwada, entrambi più esperti di lui, scopre rapidamente che esistono varie tensioni tra le gang del quartiere. Alle prese con un arresto non facile, un drone cattura ogni loro mossa e azione.

“Il 39enne regista, che con il collettivo Kourtrajmé creato da Kim Chapiron e Romain Gavras (figlio del regista Costa-Gavras) nel 1994 ha raccontato il proprio quartiere per ben due decadi, usa uno stile semi- documentaristico per raccontare il vicolo cieco al quale conduce la violenza perpetrata da entrambe le parti, ricordando nel finale una frase del romanzo di Hugo che recita: «Non ci sono cattive erbe, né uomini cattivi. Ci sono solo cattivi coltivatori». La tensione che il cineasta riesce a costruire, anche grazie alla forza degli attori professionisti e non, è altissima, capace di trascinare lo spettatore nel mezzo di un’atroce rivolta ispirata a quella parigina del 2005. (…).”
(Alessandra De Luca, Avvenire, 16 Maggio 2019)

“Il film è assai scritto e strutturato, nonostante la sua apparenza cronachistica. La macchina a mano bracca i personaggi ma ogni tanto a dare man forte alla tensione (in uno stile un po’ aggressivo da telefilm) arrivano una cupa musica di sottofondo e i droni. I quali, per la verità, troveranno una motivazione narrativa che ne giustifica la presenza, al contrario che in molto cinema corrente. Il rischio della semplificazione e degli schematismi, in un film del genere, è evidente, ma il regista mostra un notevole mestiere rendendo scorrevole il tutto. L’ uso visivo dei palazzoni, la gestione di una coralità di storie, indirizzano il realismo da strada del film più dalle parti del genere che dell’ inchiesta, ma senza esagerare con le bravate di regia come faceva il vecchio L’odio di Kassovitz. In fondo forse non dice niente di nuovo e semplifica, ma lo fa in maniera abbastanza avvincente. E se i poliziotti protagonisti sono tutt’ altro che eroi, il film non li giudica, mantenendo una giusta distanza. E soprattutto li contorna di figure interessanti, dal “sindaco” del quartiere al religioso, dalle adolescenti ai ragazzini.”
(Emiliano Morreale, La Repubblica, 16 Maggio 2019)

“Sono passati ventiquattro anni da ‘L’odio di Kassovitz’, ma a vedere ‘Les Misérables’ di Ladj Ly, ieri in concorso a Cannes, sembra che il tempo si sia fermato. O tornato indietro, tanto i problemi sono rimasti gli stessi, se non addirittura ingigantiti. (…) Il film si chiuderà con una frase di Victor Hugo dai ‘Miserabili’ : non esistono erbe o uomini cattivi ma solo cattivi coltivatori. Eppure Ly (che firma la sceneggiatura con Giordano Gederlini e il coprotagonista Alexis Manenti) non cerca lezioni o morali. Vuole solo mostrare le tante facce di una realtà che in troppi pensano di poter piegare ai propri interessi”.
(Paolo Mereghetti, Corriere della Sera, 16 Maggio 2019)

 

 

Luca Biscontini