Stasera in tv su Rai Movie alle 21,10 Ieri, oggi, domani, un film del 1963, diretto da Vittorio De Sica, vincitore dell’Oscar al miglior film straniero nel 1965. Il film è articolato in tre episodi ambientati in tre grandi città italiane, tutti interpretati dalla coppia formata da Sophia Loren e da Marcello Mastroianni su soggetti scritti da altrettanti grandi autori della cultura italiana: Eduardo De Filippo (episodio Adelina) , Billa Zanuso (episodio Anna) Alberto Moravia (novella Troppo ricca, su cui si basa Anna) e Cesare Zavattini (episodi Anna e Mara). Con la fotografia Giuseppe Rotunno, i costumi di Piero Tosi e le musiche di Armando Trovajoli, Ieri, oggi, domani è prodotto da Carlo Ponti e interpretato da Sophia Loren, Marcello Mastroianni, Tina Pica, Giovanni Ridolfi, Aldo Giuffré, Tecla Scarano, Carlo Croccolo.
Trama
Adelina vende sigarette di contrabbando, a Napoli. Per evitare il carcere, a cui sarebbe destinata dopo le molte denunce, si fa sempre trovare incinta. Finché un incidente interrompe una gestazione. Anna, ricca signora milanese, ha un flirt con un uomo di modeste condizioni, ma il censo viene prima di ogni altra cosa. Mara è una squillo, per la quale rischia di perdere la testa un seminarista.
“In Ieri, oggi, domani Vittorio De Sica porta in scena l’umanità del quotidiano. Dipinta qui da un tocco di magica leggerezza cinematografica capace però di svelarne l’anima che le dà vita. Grazie anche all’interpretazione di Marcello Mastroianni e Sophia Loren i tre racconti diventano finestre aperte sulla realtà. Emerge quindi uno spaccato sociale dove la cultura, le istituzioni, i ruoli e tutte le intrasformabili maschere dell’Italia anni 50-70, comunicano in un dialogo sincero con l’esistenza. La spontaneità unita alla semplicità delle caratterizzazioni dei personaggi costituisce allora il dinamico strumento della rappresentazione. Capace questa di svelare i piccoli misteri dell’anima. Di metterne in scena quelle ombre che respirano con l’armonia del disincanto, con il sorriso”.
(Luca Porfido, Uozzart, 5 Novembre 2020)
“Vittorio De Sica abbandona l’impegno neorealista per confezionare tre segmenti ascrivibili al genere della commedia popolare. Un tour nazionale (nord, centro, sud) che sviscera solo apparentemente tematiche scottanti (la povertà, l’alienazione, il senso della morale) per concentrarsi in realtà su caratterizzazioni di grande impatto comico (memorabili la verace Adelina e il cliente bolognese interpretato da Mastroianni). Dialoghi frizzanti e sceneggiatura ben congegnata (merito di Eduardo De Filippo, che firma il primo episodio con Isabella Quarantotti, e di Cesare Zavattini, autore del secondo, dal racconto Troppo ricca di Alberto Moravia, e del terzo): un’operazione a tratti meccanica e strutturata a fini puramente commerciali, che comunque colpisce nel segno grazie a un ritmo incessante e a interpretazioni da manuale. Memorabile la sequenza dello spogliarello (omaggiata da Robert Altman nel suo Prêt-à-Porter, 1994), con una Loren esplosiva e ironicamente sensuale. Aldo Giuffrè è Pasquale Nardella, Tina Pica è la nonna del seminarista. Confezione impeccabile: fotografia di Giuseppe Rotunno, musiche di Armando Trovajoli, che nel film interpreta Giorgio Ferrario. Vincitore di un Oscar come miglior film straniero”.
(LongTake)
“(…) uno dei titoli (Ieri, oggi, domani) che fanno ex aequo simpatia, affetto e nostalgia, off limits da un giudizio critico stemperato nella satira di costume dell’Italia non più povera ma ancora bella del ’63, intrecciata nella nostra vita e nella carriera di maxi personalità come Vittorio De Sica, Sophia Loren e Marcello Mastroianni. (…) lasciati i ladri di biciclette e gli Umberti D all’Italia dei sorpassi, De Sica cerca nel realismo sentimentale ad area geografica un verace pass per un giro dell’oca italiano che inizia in grottesco con lo strepitoso episodio napoletano, eduardiano assai, della contrabbandiera Adelina che sforna figli no stop per evitare il carcere, mandando in tilt i cromosomi del povero Marcello; segue la sofisticata Anna nella Milano già da bere e in spider (brano inadatto ai temperamenti). Termina con lo sketch cult cullato da «Abatjoun (canzone amata da Fellini in Amarcord) che anche Altman si sentì di omaggiare nel suo film sulla moda (…) Tina Pica, attrice eduardiana anche stavolta marchio di fabbrica.”
(Maurizio Porro, Corriere della Sera, 23 Agosto 2016)
Luca Biscontini
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