Stasera in tv Il dottor Stranamore di Stanley Kubrick

Stasera in tv su La7 alle 00,10 Il dottor Stranamore – Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba, un film del 1964 diretto da Stanley Kubrick. La pellicola, prodotta e sceneggiata dallo stesso regista statunitense, è liberamente tratta dal romanzo Red Alert (1958) di Peter George. Nel 1989, la Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti ha inserito Il dottor Stranamore nel primo gruppo di film selezionati per la conservazione nel National Film Registry. La pellicola è stata anche inserita, al terzo posto, nella AFI’s 100 Years 100 Laughs. Con Peter Sellers, George C. Scott, Sterling Hayden, Peter Bull, Keenan Wynn, Slim Pickens.

Trama
Il generale Ripper, convinto di un complotto comunista in atto, scatena un’offensiva di B52. Il presidente Muffley fa attaccare la base; Ripper si suicida; viene recuperato il codice per richiamare i bombardieri, ma il maggiore King Kong si rifiuta di rientrare alla base. Il consigliere militare del presidente, l’ex-nazista dottor Stranamore, elabora una strategia di sopravvivenza. La terra esplode.

Stanley Kubrick ebbe la felice intuizione di raccontare l’assurdità della distruzione mutua assicurata come una commedia nera, perché descrivere la fine dell’umanità e del pianeta è impresa davvero ardua in chiave drammatica: le situazioni e le azioni perfettamente logiche conducono all’annientamento nucleare formando un meccanismo talmente perverso che si può descrivere con un umorismo nero, graffiante, acido, che raggela più che divertire. Il regista dichiarò: «La mia idea di girarlo come una commedia da incubo venne nelle prime settimane di lavoro sulla sceneggiatura. Trovai che cercando di mettere della carne attorno alle ossa e immaginando le scene nella loro completezza, bisognava continuare a tenere fuori cose che erano assurde o paradossali, se si voleva evitare che fossero divertenti; e queste cose sembravano essere vicine al cuore delle scene in questione».

Il film trovò ispirazione nell’attualità, visto che fu ideato e prodotto in piena guerra fredda, con la crisi dei missili di Cuba che si era appena conclusa. Dalla fine degli anni Cinquanta il tema della guerra nucleare, che appariva all’epoca sempre più ineluttabile, è stato affrontato da molti libri e film: tra questi Il dottor Stranamore è tra quelli che più hanno influenzato l’immaginario collettivo, probabilmente perché permeato da un cinismo corrisposto dal pubblico. Molti americani vivevano la costante minaccia atomica in modo apatico e con rassegnazione: il film mostra come il sistema difensivo, basato sulla deterrenza, sia prono all’errore e alla follia umana. Il processo di annientamento, una volta innescato, è irreversibile e la collaborazione tra le superpotenze “dopo l’insorgere del problema” risulta inefficace: l’atto d’accusa per la mancata collaborazione è evidente.

Concorse al successo del film la triplice interpretazione di Peter Sellers che, con la consueta abilità di prestigiatore e di trasformista, riuscì a essere nello stesso tempo un riflessivo e turbato Presidente degli Stati Uniti, un concitato e spaurito ufficiale britannico, che non riesce a salvare la situazione solo per un seguito di circostanze banali, e il maniacale dottor Stranamore, affetto da una dozzina di comicissimi tic, tra cui uno, quanto mai indicativo al braccio destro che, ad ogni istante, sembra volersi prepotentemente levare in alto, nel saluto nazista.

 

 

Luca Biscontini