Stasera in tv Il genio della truffa di Ridley Scott

Stasera in tv su Rai Movie alle 21,10 Il genio della truffa (Matchstick Men), un film del 2003, diretto da Ridley Scott, tratto da un libro di Eric Garcia. Prodotto da Robert Zemeckis, sceneggiato da Nicholas Griffin e Ted Griffin, con la fotografia di John Mathieson, con il montaggio di Dody Dorn, le scenografie di Tom Foden, Michael Manson e Nancy Nye, i costumi di Michael Kaplan e le musiche di Hans Zimmer, Il genio della truffa è interpretato da Sam Rockwell, Nicolas Cage, Bruce Altman, Alison Lohman, Bruce McGill.

Trama
Roy, un artista del raggiro, e il suo socio Frank, hanno in mente un piano che consentirà loro di appropriarsi di un’ingente somma di denaro. Ma l’arrivo inaspettato della figlia adolescente di Roy scombussola i piani e l’esistenza dei due.

“Diamo il bentornato al talento a lungo disperso del 65enne Ridley Scott con un film alla Frank Capra, per lui anomalo se si pensa a Blade Runner, Hannibal e a Il gladiatore, un’operetta buffa ma non innocente, una divertente commedia con super stangata. Matchstick man entra nel genere di film sui bidoni di cui fa parte anche un Fellini d’annata: Scott disegna, lui inglese, senza alzare il tiro sulla morale californiana, due caratteri riusciti su un contesto di pazzia sociale quasi incontrollata e si affida a un abile romanzo di Eric Garcia, pubblicato da Salani. Scritto in perfetto tempismo a ping pong di battute da Ted, autore di Ocean’s Eleven, e Nicolas Griffin, l’elegante thriller alterna il gusto giallo di imbrogliare il prossimo, magari fingendosi televenditori e guardie di finanza, e il rosa di famiglia tipo Sinatra anni ’50, su una California abitata da un pizzico di follia. Alla fine, un sospetto positivo: basta ridurre le pretese sociali e fuggire verso il lieto fine con la cassiera del supermercato”.
(Tullio Kezich, Corriere della Sera, 27 Settembre 2003)

“A parte i suoi grossi meriti diseducativi, il film ci offre un bell’esempio di efficienza spettacolare made in Usa. Funziona tutto, dalla regia alla sceneggiatura alla recitazione. Vent’anni fa quando Nicolas Cage esordì in cinema eravamo tra quelli che asserivano che era un vero cane, che con quella faccia da bamba trovava lavoro perché era nipote di Francis Ford Coppola. Ora chiediamo venia. È vero che ha sempre la stessa faccia, ma questo non gli impedisce di essere sempre giusto in ogni film. E che dire di Ridley Scott? Alla sua prima vera commedia, il regista de Il gladiatore dimostra di appartenere a una razza forse quasi estinta, quella dei grandi registi capaci di fare di tutto”.
(Giorgio Carbone, Libero, 26 Settembre 2003)

“Il film scritto benissimo non è importante ma brillante, divertente e ha un ritmo quasi perfetto”.
(Lietta Tornabuoni, La Stampa, 26 Settembre 2003)

 

 

Luca Biscontini