Stasera in tv Il paziente inglese, con Ralph Fiennes, Juliette Binoche e Kristin Scott Thomas

Stasera in tv su La7d (canale 29 DT) alle 21,15 Il paziente inglese (The English Patient), un film del 1996 diretto da Anthony Minghella, tratto dall’omonimo romanzo dello scrittore canadese Michael Ondaatje. Il paziente inglese ha vinto 9 Oscar nel 1997, 2 Golden Globe e 6 BAFTA, mentre l’attrice Juliette Binoche fu premiata con l’Oscar come attrice non protagonista e l’Orso d’argento a Berlino come miglior attrice. Nel 1999 il British Film Institute l’ha inserito al 55º posto della lista dei migliori cento film britannici del XX secolo. Con Ralph Fiennes, Juliette Binoche, Kristin Scott Thomas, Willem Dafoe, Naveen Andrews, Colin Firth, Julian Wadham, Jurgen Prochnow.

Trama
Durante la Seconda Guerra Mondiale, quattro persone si rifugiano sulle colline intorno a Firenze: un uomo misterioso dotato di una vasta cultura storica e geografica, reso irriconoscibile dalle ustioni; la ventenne Hana, infermiera che ha abbandonato il suo distaccamento per accudire lo sconosciuto paziente; Caravaggio, ladro italo-canadese, e infine l’artificiere Kip, indiano sikh, che diventa l’amante di Hana. Il paziente misterioso racconta la sua tragica avventura nell’Africa coloniale.

“Dal romanzo di Michael Ondaatje, canadese di origini indiane. Africa del nord, anni di guerra. Il conte ungherese Lazlo de Almasy (Fiennes) viene trasportato morente e sfigurato da un incidente aereo, da un’infermiera (Binoche) che non lo abbandona un solo istante. Il conte le racconta del suo passato, del grande amore per Katherine e della tragedia di averla perduta per averla abbandonata ferita nel deserto. Alla fine l’infermiera allevia le sue sofferenze, aiutandolo a morire. I nove Oscar pongono di diritto il titolo in una posizione d’onore nella storia del cinema. Parte della critica lo ha minimizzato perché era diventato di moda, e perché possiede tante prerogative che deve possedere il grande cinema: storia vera e potente, sentimento, natura, avventura, musica e base letteraria ben gestita. È certamente vero che l’intenzione della produzione e del regista era quella della grande opera da notte degli Oscar ed è anche vero che il grande sentimento del deserto resta patrimonio di Lawrence d’Arabia più che del “Paziente”, ma per fortuna c’è ancora qualcuno che si impegna in iniziative del genere. Ricordiamo le nove statuette: film, regista, Binoche (non protagonista), fotografia, scenografia, costumi, montaggio, colonna sonora drammatica, suono”.
(MyMovies)

 

 

Luca Biscontini