Stasera in tv Inception di Christopher Nolan

Stasera in tv su 20 alle 23 Inception, un film del 2010 co-prodotto, scritto e diretto da Christopher Nolan e interpretato da Leonardo DiCaprio, Tom Hardy, Ken Watanabe, Joseph Gordon-Levitt, Ellen Page, Marion Cotillard e Cillian Murphy, vincitore di 4 premi Oscar 2011: miglior fotografia, miglior sonoro, miglior montaggio sonoro e migliori effetti speciali. Il film è stato distribuito in circa 6700 sale cinematografiche, di cui 197 di tipo IMAX. Il giorno d’apertura ha avuto un incasso di 21,7 milioni di dollari. Il film si è rivelato un grande successo nelle sale, poiché ha raggiunto un incasso di 292 milioni di dollari solo negli Stati Uniti e 825 complessivi in tutto il mondo. L’Italia è l’ultima nazione dopo altre sessanta, fra cui Cina, Colombia, Islanda e Pakistan, a vederne l’uscita il 24 Settembre, distribuito in 600 copie. Accolto positivamente dalla critica americana, sale al primo posto anche ai botteghini italiani nel suo primo fine settimana di proiezione, con un ricavo di 2,6 milioni di euro.

Trama
Dom Kobb (Leonardo Di Caprio) è decisamente il miglior ladro in circolazione nel suo campo. Stiamo parlando di un molto particolare tipo di furto, però: la pericolosa e difficile arte di estrarre segreti rilevanti dall’inconscio durante la fase onirica, il momento in cui la mente abbassa tutte le sue difese e diventa vulnerabile. Questa abilità ne ha fatto un personaggio di rilievo nel mondo dello spionaggio industriale, ma il prezzo che ha dovuto pagare per la sua notorietà è di essere stato condannato a un’eterna fuga. Egli dunque è privato della possibilità di amare e di essere amato, finché non gli viene offerta una possibilità di redenzione e di uscita dal circolo vizioso. Questa volta però, Cobb e il suo team di specialisti, dovranno operare un totale ribaltamento di fronte e invece di sottrarre informazioni dovranno riuscire a crearne: invece di rubare semplicemente un’idea dovranno farla nascere, generarla da zero. La perfezione, applicata al crimine.

Nolan mantenne la trama del film nel mistero e durante il casting permise agli attori che voleva coinvolgere nel progetto di leggere la sceneggiatura nel suo ufficio o, quando questo era impossibile, consegnando una copia dello script ai loro agenti assicurandosi che durante la lettura non trapelasse nulla. Lo stesso trailer risultò criptico e, nonostante l’uscita pubblicitaria, l’enigma della storia non venne svelato fino all’uscita nelle sale. La realizzazione della sceneggiatura di Inception ha avuto inizio dieci anni prima della sua uscita cinematografica. L’idea di lavorare a un film che riguardasse i sogni ha cominciato a interessare Nolan nel periodo in cui lavorò a Memento (2000). Il regista accantonò il progetto quando la sceneggiatura era composta da circa ottanta pagine.

Successivamente si dedicò a Insomnia, film del 2002 che racconta la storia di un detective tormentato dall’insonnia la cui mente è distorta dalla deleteria mancanza di sonno. Il progetto di realizzare Inception venne di nuovo ripescato grazie ai consigli della moglie e co-produttrice Emma Thomas, ma di nuovo messo da parte dato che alcuni anni prima era uscito nelle sale cinematografiche Matrix (1999), la cui storia ricordava troppo le tematiche della sua sceneggiatura. Passato sufficiente tempo, Nolan cominciò a lavorare seriamente all’idea. Affascinato dal mondo onirico, studiò un modo per applicare il concetto di condivisione di un sogno e dal modo in cui l’essere umano sia capace di produrre emozioni molto forti durante tale stato. Inception si basa infatti sull’idea che nei sogni ogni percezione appare reale e che nel subconscio si possono nascondere e di conseguenza scoprire i segreti più nascosti. La vera essenza del film, secondo Nolan, è il fatto che «un’idea installata nella nostra mente possa rappresentare il parassita più resistente e potente e che l’idea che qualcuno possa avere la capacità di invadere i sogni, nel senso reale del termine, e di rubare idee, anche la più privata, è estremamente avvincente».

Emma Thomas considera la sceneggiatura paragonabile a un film d’azione che parla di un furto attuato, in questo caso, nella dimensione mentale ritenendo inoltre che lo spettatore sia portato ad affezionarsi ai vari protagonisti e al loro modo personale di immedesimarsi nella falsa realtà in cui vengono catapultati. Oltre alla trasposizione cinematografica, altra difficoltà che la produzione ha dovuto affrontare è il grande numero di paesi diversi in cui si sono effettuate le riprese. L’idea di attingere a vari paradossi architettonici è stata ispirata in parte dalle opere dell’artista olandese Maurits Cornelis Escher; tra le varie illusioni ottiche appare la scala di Penrose, immaginata ed utilizzata dal personaggio di Joseph Gordon-Levitt. Inoltre, Nolan ha più volte affermato di essere in debito nei confronti di Jorge Luis Borge.

 

 

Luca Biscontini