Stasera in tv Interstellar di Christopher Nolan

Stasera in tv su 20 alle 21 Interstellar, un film di fantascienza del 2014 diretto da Christopher Nolan. Interpretato da Matthew McConaughey, Anne Hathaway, Jessica Chastain e Michael Caine. Interstellar ha vinto l’Oscar per i migliori effetti speciali nel 2015 ed ha ricevuto altre quattro candidature (miglior colonna sonora, miglior montaggio sonoro, miglior sonoro e miglior scenografia). Il film è stato prodotto con un budget di 165 milioni di dollari e ne ha incassati 675 in tutto il mondo. Molto atteso e anticipato online da opinioni e giudizi già da prima della sua uscita, Interstellar ha parzialmente diviso la critica, che comunque in alcuni casi l’ha paragonato a film come 2001: Odissea nello spazio, esaltandone la natura stupefacente e l’audacia.

Trama
In un futuro prossimo la Terra è devastata da continue tempeste di sabbia e da una piaga che ha distrutto tutte le piantagioni di grano, lasciando però intatto il mais. Cooper (Matthew McConaughey) è un ex-astronauta della NASA che come tanti ha dovuto dedicarsi alla coltivazione del mais nella sua piccola azienda agricola dove vive insieme alla figlia Murph e al figlio Tom. Grazie a una serie di strane circostanze Cooper rientrerà in contatto con la NASA, che sa che la piaga presto attaccherà le altre coltivazioni e che opera segretamente per tentare di trovare una soluzione all’imminente catastrofe planetaria. Inizierà così un’avventura che porterà Cooper in un viaggio interstellare attraverso un cunicolo spazio-temporale, alla ricerca di pianeti di altre galassie dove si spera che l’umanità possa trovare un ambiente dove salvarsi dall’estinzione e proseguire il proprio cammino evolutivo.

“Con il suo nuovo film, Christopher Nolan gioca sul contrasto fra affetti familiari e sentimento collettivo della specie; mescola versi di Dylan Thomas e ipotesi scientifiche (probabilmente plausibili, visto che uno dei produttori esecutivi è il fisico Kip Thorne); crea verdi distese di granoturco ed immense onde in mari sconfinati, gallerie gravitazionali e spazi mentali a cinque dimensioni. Decisamente troppo materiale da gestire nell’ambito di un film, pur lungo 168 minuti, che comincia come Signs e prosegue sulle orme di Gravity senza dimenticare Spielberg e il Kubrick di 2001 (opera amatissima da Nolan e ampiamente citata), per poi passare a un sottofinale memore di Inception. E tuttavia, nonostante l’innesto del registro epico/concettuale sulla sfera intimista resti poco convincente e gli interpreti (il vibrante McConaughey a parte) abbiano ruoli stinti, Interstellar fa dimenticare i suoi buchi drammaturgici infilando una serie di sequenze di rara e conturbante potenza: immagini di una bellezza che non è solo spettacolare, ma anche pregna di quegli aneliti metafisici, di quello spirito pionieristico che la società attuale ha sepolto sotto i dibattiti su Pil e Spread. Suggestiva la partitura di Hans Zimmer su uno sfondo sonoro che alterna fracasso assordante ad attimi di silenzio assoluto; i tanti soldi spesi si vedono tutti e, visto che parliamo di un’arte industriale, non è l’ultimo dei meriti.”
(Alessandra Levantesi Kezich, La Stampa, 6 Novembre 2014)

“Da una storia dal solido impianto scientifico, grazie alla consulenza del fisico Kip Thorne, sceneggiata con il fratello Jonathan, il quarantacinquenne londinese Christopher Nolan, l’autore, fra gli altri, di Memento, Inception, Prestige, Il cavaliere oscuro (trilogia), ha realizzato Interstellar, un’ambiziosa space-opera visivamente affascinante, impressionante: rielaborate in una versione doviziosamente e inequivocabilmente personale, vi si rintracciano figure, situazioni, immagini, scene di film di Stanley Kubrick (2001: Odissea nello spazio) di Andrej Tarkovskij (Solaris), di Terrence Malick (The Tree of Life), di Ridley Scott (Alien), di Robert Zemeckis (Contact). Un’opera narrativamente inconsueta dal semplice incipit: in un futuro imprecisato la razza umana per l’aggravarsi inarrestabile della mancanza di cibo si avvicina all’estinzione: non le resta che cercar rifugio su un altro pianeta. Rimarchevole per l’eccezionale realizzazione tecnica, «Interstellar», formidabile racconto fantascientifico, in cui le ragioni del cuore si scontrano, componendosi, con le verità della scienza, è una monumentale epopea spaziale realisticamente raffigurata, di cui si fissano nella memoria sequenze eccezionali come quella della navicella in mezzo agli anelli di Saturno. Esaltazione della brama di conoscenza e di avventurosa affermazione e conquista (vi aleggia, tipica dell’epica americana, la sfida ad ogni possibile frontiera), il nono lungometraggio di Nolan è un’opera composita, che si svolge su piani diversi, nel corso della quale egli tesse un inno all’istinto di sopravvivenza nella ricerca di nuove terre, un inno dagli accenti forti e sommessi dedicato anche agli affetti familiari, alla perseveranza d’amorosi sensi, ai sentimenti, che oltrepassano e vincono i limiti di spazio e di tempo.” (Achille Frezzato, L’Eco di Bergamo, 13 Novembre 2014)

 

 

Luca Biscontini