Stasera in tv Laurence Anyways di Xavier Dolan

Stasera in tv su Cielo alle 21,20 Laurence Anyways, un film del 2012 diretto da Xavier Dolan. Il film è stato presentato al festival di Cannes nella sezione Un Certain Regard e ha conquistato due premi: Suzanne Clément vince come migliore attrice e il regista Xavier Dolan vince la Queer Palm. Il regista Xavier Dolan è stato ispirato a scrivere Laurence Anyways dopo aver sentito la storia di Luce Baillargé, nata Luc. All’epoca, Dolan non era a conoscenza del fatto che Lyse Lafontaine, co-produttore del film, fosse stata la ragazza di Baillargé e che avessero avuto un figlio, Mikaël. Baillargé è morta di infarto prima che Laurence Anyways fosse completato, il film è dedicato a lei. Con Melvil Poupaud, Karine Vanasse, Nathalie Baye, Monia Chokri, Yves Jacques, Catherine Bégin, Suzanne Clément, Guylaine Tremblay.

Trama
Nel 1989, mentre è in un ristorante con la fidanzata per festeggiare il suo trentesimo compleanno, Laurence le comunica che ha scelto di cambiare sesso e diventare donna, pur manifestando l’intenzione di continuare la loro relazione. Dopo un periodo di tentennamento, Fred accetta di rimanergli accanto e lo accompagna in un percorso difficile che va a scontrarsi con il rifiuto della famiglia del ragazzo, la stigmatizzazione della società e le incomprensioni dettate dalla differente visione del mondo che si apprestano a vivere, fatto di bugie, segreti e doppi giochi.

Di seguito riportiamo la recensione di Nicola Rossello apparsa su bitculturali.it il 25 Giugno 2016.

Più che a descrivere la cronaca di un passaggio d’identità e a riflettere sulle motivazioni di quella difficile scelta, il film di Xavier Dolan sembra interessato a registrare lo sguardo dell’altro: il disorientamento e le reazioni ostili che la rivelazione di Laurence provoca nella madre o nei suoi colleghi di lavoro, ma soprattutto in Fred, la giovane donna con cui il protagonista ha condiviso per anni una passione intensissima, capace di sfidare le norme e le convenzioni sociali reinventando la libertà degli istinti, l’esuberanza del desiderio. Fred accetta di accompagnare Laurence nel suo tortuoso percorso di trasformazione (lui, del resto, continua a desiderarla, né mostra alcun interesse verso gli uomini). La ragazza cerca di adattarsi a quella nuova, incredibile situazione. Si mette alla prova. Poi però entra in crisi (magnifica la scena in cui dà in escandescenze davanti alla molesta curiosità di una cameriera di una tavola calda). Rompe ogni rapporto con Laurence. Si sposa con un altro. Ha un figlio da lui. Anni dopo i due torneranno di nuovo a frequentarsi. Diventeranno amanti. Ma il loro amore è diventato ormai un amore impossibile.

Laurence Anyways è un film decisamente ambizioso e ardito, costruito su un’eterogenea mistura di riferimenti e suggestioni visive e sonore: si va dallo scintillio dell’estetica dei videoclip al gusto compiaciuto del carnevalesco più kitsch, dalle accensioni cromatiche e musicali pop al gioco insistito dei ralenti. L’intenzione di Dolan era quella di comporre un affresco d’epoca di largo respiro (gli anni Novanta nel Quebec). Indubbiamente si coglie nel film una sorta di furore espressivo e, insieme, una retorica di acceso lirismo ad altissimo rischio, dove se pure la pratica della dismisura non sempre riesce a trovare accenti convincenti (nella parte iniziale, l’euforia tumultuosa con cui si descrive la torrida passione tra i due personaggi principali suona alquanto falsa), le scene madri convulse e pur quasi classiche che punteggiano il mélo familiare (di fatto, il racconto si chiude progressivamente sulla coppia Laurence-Fred, all’interno della quale assistiamo a una sorta di ribaltamento dei ruoli con la figura femminile che arriva a oscurare quella maschile) danno alla pellicola una forza davvero inusuale.

 

 

Luca Biscontini