Stasera in tv L’esorcista di William Friedkin

Stasera in tv su Iris alle 21 L’esorcista, un film del 1973 diretto da William Friedkin e tratto dall’omonimo romanzo di William Peter Blatty, che scrisse anche la sceneggiatura del film. La pellicola ebbe molto successo malgrado i problemi di censura e, negli anni seguenti, generò due sequel, L’esorcista II – L’eretico (1977), L’esorcista III (1990), e una riedizione in versione integrale del 2000, con circa undici minuti di scene inedite. Nel 1974 ne fu anche realizzata una versione cinematografica turca intitolata Şeytan, mentre nel 2016 è servita da ispirazione per l’omonima serie televisiva The Exorcist, che si pone come sequel. Ben accolto dalla critica, il film divenne presto un punto di riferimento del cinema moderno, acquisendo una notevole popolarità e esercitando un forte impatto culturale. Nel 2010 entrò a far parte del National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. Con Ellen Burstyn, Max Von Sydow, Linda Blair, Jason Miller, Lee J. Cobb, Kitty Winn, William O’Malley, Barton Heyman.

Trama
Regan MacNeil, figlia di una nota attrice, comincia a dare segni insoliti di squilibrio. Dalla sua camera provengono violenti rumori, diventa isterica e compie sogni mostruosi. Di più, un regista amico di famiglia, viene trovato morto dopo essere stato solo con lei. A poco a poco però i medici che l’hanno in cura si dichiarano impotenti di fronte alle stranissime manifestazioni della ragazza arrivando a sussurrare che la poveretta sia “posseduta” da forze esterne. Di questo si convince anche la madre che chiama un sacerdote. Costui però fallisce. Un altro esorcista, dopo un’epica battaglia, riesce a prevalere, ma a un prezzo altissimo.

L’esorcista è uno dei film horror più celebri e per molti critici uno tra i migliori nel suo genere. William Friendkin (già noto al pubblico per Il braccio violento della legge del ’71) realizza un horror talmente realistico e disturbante che al tempo molti spettatori accusarono malori in sala. Un realismo perseguito con ogni mezzo, anche percuotendo alcuni membri del cast per ottenere le espressioni afflitte e terrorizzate del film, o portando la temperatura del set sotto lo zero per mostrare il gelo del demonio davanti a Dio. Grande accuratezza della regia e della fotografia che porteranno alla nascita di alcune sequenze memorabili, entrate nella storia della settima arte.

Come la scena in cui il prete anziano, padre Merrin (interpretato da Max von Sydow), scende da un taxi e si trova di fronte alla residenza MacNeil, ormai avvolta quasi completamente dalla nebbia, a eccezione di un piccolo fascio di luce proveniente da un lampione sul ciglio della strada e dalla cameretta di Regan, come a simboleggiare la resistenza della piccola al gelo e all’oscurità del diavolo e il tenue bagliore di speranza portato da padre Merrin.

Il mito legato a L’esorcista è stato sicuramente amplificato dal finale misterioso che ancora oggi è argomento di numerosi dibattiti e che più che mai divide ottimisti e pessimisti. Il film di William Friendkin è uno dei capisaldi del cinema horror e come tutti i capolavori con il tempo ha ottenuto giudizi sempre più positivi da parte della critica e del pubblico. Per gli amanti del cinema o per chi semplicemente volesse avvicinarsi a questo splendido mondo, L’Esorcista rimane un vero e proprio punto fermo della cinematografia mondiale.

 

 

Luca Biscontini