Stasera in tv L’uomo che non c’era dei fratelli Coen

Stasera in tv su Iris alle 23,30 L’uomo che non c’era, un film noir del 2001 diretto da Joel Coen e interpretato da Billy Bob Thornton, Frances McDormand, James Gandolfini, Tony Shalhoub e da una giovane Scarlett Johansson. Il film ha vinto il premio per la miglior sceneggiatura al Festival di Cannes, un premio Bafta per la miglior fotografia e un David di Donatello per il miglior film straniero. L’uomo che non c’era ha incassato negli Stati Uniti 7.504.257 $ e complessivamente 18.916.623 $.

Trama
California, 1949: il barbiere Ed Crane, che sospetta l’infedeltà della moglie Doris, incontra un commesso viaggiatore che gli propone di mettere su una catena di lavaggio a secco. Ma per entrare nell’affare servono molti soldi, e Ed decide di ricattare l’amante di Doris.

Un film di genere noir e giallo con influenze thriller, girato dai Coen originariamente a colori e poi portato al bianco e nero con particolari tecniche di desaturazione, ambientato a Santa Rosa, una cittadina di provincia della California, nell’epoca in cui il sogno americano andava poco a poco sostituendosi agli orrori della guerra da poco terminata. Sia Dave che Crane sognano di conquistare la felicità rischiando e arricchendosi con facili guadagni.

La pellicola, accompagnata da una colonna sonora costituita prevalentemente da musiche per pianoforte (il leitmotiv è dato da La patetica di Beethoven, in particolare dal secondo movimento della sonata), è ricca di citazioni interne: vi ricorrono alcuni dei temi e situazioni caratteristiche della filmografia dei fratelli Coen, tra cui la figura di un uomo esistenzialmente allo sbando e senza una sicura direzione come in Fargo, in A Serious Man, in Crocevia della morte, in A proposito di Davis e, sia pure sul versante scanzonato, come ne Il grande Lebowski. Con A Serious Man condivide anche una visione scettica della scienza, con il riferimento dell’avvocato Riedenschneider, difensore di Doris che si propone di confondere la realtà processuale dimostrando che nessuno conosce la verità citando il principio di indeterminazione di Heisenberg. Al centro della narrazione vi è un matrimonio infelice, e lo stesso racconto è una progressione verso una catastrofe finale. Come in Crocevia della morte, invece, la soluzione finale si poggia su un’apparenza di giustizia che tuttavia non corrisponde alla realtà.

 

 

Luca Biscontini