Stasera in tv su 20 alle 21 Matrix Reloaded, un film del 2003 scritto e diretto da Andy e Larry Wachowski. È il secondo film della serie di Matrix, uscito qualche mese prima del sequel Matrix Revolutions. Con Keanu Reeves, Laurence Fishburne, Carrie-Anne Moss, Hugo Weaving, Monica Bellucci, Lambert Wilson.
Trama
Neo e i leader dei ribelli hanno all’incirca 72 ore prima che 250.000 sonde scoprano Zion e la distruggano insieme ai suoi abitanti. Nel frattempo, Neo deve decidere come salvare Trinity da un oscuro destino che continua a vedere nei suoi sogni.
“Si profilano scontri all’ultimo sangue tra i fans del primo ‘Matrix’ e i convertiti dell’ultima ora. Appartenendo al secondo gruppo non abbiamo dubbi. ‘Matrix reloaded’ è decisamente migliore del primo episodio, che col suo citazionismo a 360 gradi, ci aveva lasciati freddini. Ma pare che gli ortodossi nutrano convinzioni opposte. Per i sacerdoti del cult, il film del ’99 era il Verbo. Questo invece sarebbe solo la corruzione spettacolare, una trappola per gonzi o poco più. Naturalmente per un parere definitivo converrà aspettare la terza fatica dei fratelli Wachowski (…) Ma non è vietato prendere ‘Matrix Reloaded’ per quello che è: uno spettacolo grandioso e tecnicamente rivoluzionario, una macchina da guerra capace di assimilare ogni possibile suggestione, visiva, narrativa e concettuale. Da Kurosawa al cyberpunk, da ‘Alien’ a ‘Mad Max’, dalle teorie filosofiche di Jean Baudrillard agli incubi di Philip K. Dick. Senza dimenticare il cinema di arti marziali di Hong Kong e i grandi film d’animazione giapponesi anni ’90, primo fra tutti ‘Ghost in the Shell’ di Mamoru Oshii, che si vide anche a Venezia ed è forse l’antecedente più cospicuo di ‘Matrix'”.
(Fabio Ferzetti, ‘Il Messaggero’, 16 maggio 2003)
“Per scongiurare la caduta di Zion – la città sotterranea assediata da una miriade di seppie meccaniche dove si sono rifugiati i resti dell’umanità sfuggiti alla prigione virtuale delle intelligenze artificiali – Neo, ormai cosciente di essere l’Eletto, rientra nella realtà illusoria di Matrix alla ricerca del suo misterioso costruttore e signore. Trovatolo, deve fare i conti con la possibilità di essere anche lui un’applicazione del programma di simulazione interattiva. Semisequel di Matrix (1999) – “filmus interruptus” l’ha definito il produttore Joel Silver – uscito 5 mesi prima della 2ª metà, Matrix Revolutions , si basa sulla stessa ricetta fusion , potenziata dalla moltiplicazione degli effetti speciali e dalla levitazione parallela dei costi (320 milioni di dollari per i 2 seguiti girati insieme). Le scene d’azione prendono il sopravvento mentre il sottofondo filosofico – imperniato sul rapporto libertà/destino – si fa a volte confuso. Ma mantiene l’impronta e quindi il pregio della sua matrice: avvincere facendo anche pensare”
(Il Morandini)
Luca Biscontini
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