Stasera in tv Million Dollar Baby di Clint Eastwood

Stasera in tv su Cielo alle 21,15 Million Dollar Baby, un film del 2004 interpretato, diretto e prodotto da Clint Eastwood. Dedicato al mondo della boxe e tratto da un racconto della raccolta Rope Burns di F.X. Toole, il film vede come protagonisti accanto a Clint Eastwood Hilary Swank e Morgan Freeman. Aggiudicandosi quattro dei premi principali (miglior film, miglior regia, miglior attrice protagonista a Hilary Swank e miglior attore non protagonista a Morgan Freeman), il film è stato il protagonista dei premi Oscar 2005. Il budget del film è di 30 milioni di dollari mentre l’incasso totale è di 216.800.000 di dollari. Con Clint Eastwood, Hilary Swank, Morgan Freeman, Jay Baruchel, Mike Colter, Lucia Rijker, Brian F. O’Byrne, Anthony Mackie, Margo Martindale.

Trama
Frankie Dunn ha passato l’esistenza sul ring, allenando tanti pugili. Il suo unico amico è Scrap, anche lui ex boxeur, con cui gestisce una palestra a Los Angeles. L’arrivo di Maggie, una ragazza determinata a combattere, cambia le abitudini e l’atteggiamento di Frankie: lui ne farà una campionessa, ma il prezzo che lei dovrà pagare sarà altissimo.

“Che grande, struggente, magnifico film è Million Dollar Baby. (…) Clint ci parla di gente vera, che non cerca un posto al sole ma si accontenterebbe di un posto nel mondo. Un’autentica lezione d’economia poetica, dove la macchina da presa (degna di John Ford) indugia su quel che vuole mostrare esattamente per il tempo necessario: non un istante di più. Del personaggio di Frankie, basta dire che non poteva interpretarlo altri che Clint; Freeman è la migliore delle spalle. Quanto a Swank, se non le danno l’Oscar siamo già pronti alla protesta civile.” (Roberto Nepoti, La Repubblica, 18 Febbraio 2005)

“Mirando al cuore del sottobosco dello sport più frequentato dal cinema, la boxe, Eastwood fa uno dei suoi film più scarni, amari, puri, senza dar conto né far sconti. Un classico, alla Hawks, in cui l’azione non ha luogo né tempo: siamo nell’eternità dei primari sentimenti (americani). (…) Film di poche, essenziali parole, compresa quella, non sempre ascoltata, di Dio: un ritratto impietoso di un angolo sperduto del Grande Paese, in cui Morgan Freeman fa la voce della coscienza e Hilary Swank è ancora sorprendente. Clint ormai è di misura essenziale, gli basta uno sguardo, dentro c’è tutto.”
(Maurizio Porro, Corriere della Sera, 19 Febbraio 2005)

 

 

Luca Biscontini