Stasera in tv su 20 alle 21 Mission: Impossible – Rogue Nation, un film del 2015 diretto da Christopher McQuarrie. È il quinto film della serie Mission: Impossible con protagonista Tom Cruise nei panni dell’agente della IMF Ethan Hunt. Tra gli altri interpreti del film figurano Jeremy Renner, Simon Pegg, Rebecca Ferguson, Ving Rhames e Alec Baldwin. Con la direzione della fotografia di Robert Elswit, le scenografie di Jim Bissell, i costumi di Joanna Johnston e le musiche di Joe Kraemer, Mission: Impossible – Rogue Nation prende spunto ancora una volta da Missione impossibile, la serie televisiva cult degli anni Sessanta creata da Bruce Geller.
Trama
Con la IMF sciolta, Ethan Hunt (Tom Cruise) e il suo team devono affrontare una nuova missione impossibile: eliminare il Sindacato, un’organizzazione criminale di agenti speciali altamente qualificati incaricati di distruggere la IMF e di creare un nuovo ordine mondiale, uno “stato canaglia”, attraverso una serie crescente di attacchi terroristici. Per riuscirci, Ethan riunisce la sua squadra e si allea a Ilsa Faust (Rebecca Ferguson), un’enigmatica ex agente del governo britannico.
“Già serie televisiva di successo (se non proprio di culto), anche per via del celebre score, del tema musicale di Lalo Schifrin, nel 1996 Mission: Impossible diventava un film per il grande schermo firmato da Brian De Palma. A vestire i panni dell’intrepido agente dell’ Imf (Impossible Mission Force) Ethan Hunt, l’attore Tom Cruise. Nel primo film Cruise aveva 34 anni, oggi ne ha 53 ma continua ad interpretare il suo ruolo senza utilizzare delle controfigure per le sequenze più spettacoli e acrobatiche e non vogliamo sapere che cosa si inventerà nella prossima puntata di una serie diventata ormai un marchio, un ‘brand’ oltre che una formidabile macchina da incassi ma anche di immaginario. Un immaginario che esalta al grado esclamativo il cinema action di derivazione jamesbondiana: un cinema caleidoscopico, improbabile dal primo all’ultimo fotogramma ma, proprio per questo, e con la complicità dello spettatore che deve praticare l’esercizio della cosiddetta ‘sospensione dell’incredulità’, diventa altamente spettacolare. Complicità con lo spettatore che si traduce anche in una serie di ammiccamenti, di ironie, di autoironie che costellano tutta la durata delle due ore e dieci del film. Che servono anche a stemperare l’adrenalina delle numerose e spettacolari scene di azione che sono, in fondo, al di là della trama che serve solo da puro pretesto narrativo, il vero sale di questa e di pellicole similari. Ovviamente l’intrepido agente Hunt non potrebbe cavarsela se non avesse al suo fianco la storica squadra di collaboratori (JeremyRenner, Simon Peg e Ving Rahmes) ma, soprattutto, quella che in un film di 007 sarebbe stata la classica ‘Bondgirl’, ma qui in un ruolo molto ambiguo di femmina fatale di Rebecca Ferguson, spina nel fianco di Hunt e protagonista di una sequenza assolutamente hitchcockiana ambientata all’Opera di Vienna (presa quasi alla lettera da ‘L’uomo che sapeva troppo’). È l’attrice di origine svedese che, in questa puntata, contribuisce ad alimentare tutto quel lato quasi ‘mèlo’ di un’avventura che, oltre alle sparatorie, a interminabili e spettacolari inseguimenti a doppi e tripli giochi, riserva anche un sottofondo romantico (…) che ovviamente resta in sospeso: che sia questa la vera missione impossibile?”
(Andrea Frambrosi, L’Eco di Bergamo, 21 Agosto 2015)
Luca Biscontini
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