Stasera in tv Pierino contro tutti, con Alvaro Vitali

Stasera in tv su Cine34 alle 00,30 (ma disponibile anche su YouTube) Pierino contro tutti, un film del 1981 diretto da Marino Girolami. Per Alvaro Vitali, nei panni di Pierino, è il debutto nel ruolo di protagonista. È il primo film della fortunata serie di Pierino, ovvero sulle popolari barzellette e storie a proposito del giovanissimo discolo. Nell’arco di un anno fece seguito Pierino colpisce ancora (mentre l’ultimo, Pierino torna a scuola, uscì nel 1990) e gli “apocrifi”, ovvero non interpretati da Vitali, Pierino il fichissimo, con Maurizio Esposito, Pierino la peste alla riscossa! con Giorgio Ariani, Che casino… con Pierino! con Roberto Gallozzi ed un film con una versione del personaggio al femminile, Quella peste di Pierina con Marina Marfoglia. Con Alvaro Vitali, Riccardo Billi, Enzo Liberti, Marisa Merlini, Michele Gammino, Sophia Lombardo, Deddi Savagnone, Enzo Garinei, Enzo Robutti, Cristina Moffa, Alfredo Adami, Vincenzo Crocitti.

Trama
In una scuola dove sembra riunito il più completo campionario di maestre svampite e professori ebeti, c’è la classe di Pierino, ripetente a vita, che fa da “nonno” ai ben più giovani compagni in materia di scherzi e volgarità. Anche fuori dalle mura scolastiche, in famiglia o per le strade della borgata dove abita, Pierino non è da meno e i suoi lazzi continuano a ruota libera.

“Vitali, che aveva già lavorato (anche se mai da protagonista) con Fellini, Luigi Magni, Dino Risi, Steno, Pasquale Festa Campanile, Alberto Sordi e persino Polanski, racconta che l’idea fu quella di realizzare un barzelletta movie. Furono comprate tonnellate di libri sulle barzellette, col preciso intento di sceneggiarle. Complice un approccio estremamente popolare, un erotismo a buon mercato (con la scoperta di Michela Miti), e l’ausilio di tanti caratteristi del cinema di genere, il successo del film fu talmente clamoroso che, sempre nello stesso anno, arrivarono Pierino Colpisce Ancora e Pierino Medico Della Saub (quest’ultimo sfrutta ruffianamene il marchio pierinesco senza tuttavia aver nulla a che fare con la serie). Dieci miliardi di lire al botteghino, al prezzo di 4000 lire al biglietto, fatte le debite proporzioni con l’euro e i prezzi di oggi, un trionfo. Qualcuno si arrabbiò pure parecchio, ad esempio Sergio Leone, che rimase scioccato dal fatto che il pubblico potesse gradire così tanto scorregge e parolacce. Leone e i grandi intellettuali di questo paese si dovettero arrendere all’evidenza (c’è ancora qualcuno che si rifiuta, come gli ultimi giapponesi a guerra conclusa), Pierino era piaciuto anche, o nonostante, le parolacce, la grevità, ed il sedere della Miti. Che poi, a ben vedere, almeno questo primo capitolo della serie non è poi questa gran sconcezza ultra trash; certo gli argomenti non sono aulici (diarrea, Chicago di notte, palle pelose, eccetera), ma tutto si risolve in modo molto immediato, goliardico e leggero, senza troppe morbosità o compiacimenti.

Vitali ha le physique du role, il film fa abbondantemente ridere, i tempi comici sono scoppiettanti e, come detto, i vari Gammino, Robutti, Liberti, Billi, Merlini, Garinei, Adami, Lombardo, danno un valido contributo alla resa finale. Da segnalare la sorella di Pierino, una giovane Cristina Moffa, poi starlette di Mediaset e del Drive In (due soli film all’attivo), una rapidissima comparsata di Gioia Maria Scola, quasi ad inizio film e, ovviamente, Michela Miti, la supplente de-fi-ni-ti-va che ogni studente di ogni epoca e rango avrebbe sognato di avere in classe, almeno per un giorno. Vitali gioca pure un po’ a fare Sordi, con quel suo continuo “anvedi che camminata…”, “anvedi” questo, “anvedi” quello, e poi c’è l’immancabile domanda “cor fischio o senza?”. La Miti all’epoca aveva appena 18 anni, certo come insegnante era poco credibile (pure per come andava vestita in classe), ma del resto Vitali ne aveva 31, vestito col grembiulino e il fioccone rosso. Contrariamente a quello che si può pensare, la Miti ha una sola scena di nudo in tutto il film e per niente audace, giusto una camminata con sedere in bella vista, ed una posa, di fianco, con Gammino”.
(Cineraglio)

 

 

Luca Biscontini