Stasera in tv su Cine34 alle 22,55 Selvaggi, un film italiano del 1995 diretto da Carlo Vanzina. Inizialmente nel cast del film doveva far parte anche Leonardo Pieraccioni; ma poco prima dell’inizio delle riprese, Rita Cecchi Gori dette all’attore toscano il consenso alla produzione del film I laureati. Così Carlo Vanzina, comprendendo che per lui era una grande occasione, strappò il contratto. Nel film vengono citati personaggi sportivi come l’allenatore Giuseppe Materazzi, e i calciatori Miguel Ángel Guerrero e Igor Protti, all’epoca tutti in forza al Bari; il portiere Gianluca Pagliuca, che all’epoca era in forza all’Inter. Il film è stato girato tra agosto e settembre del 1995 in Italia fra Cinecittà e sulla spiaggia del grande pevero Porto Cervo comune di Arzachena in Sardegna e ai Caraibi fra Martinica, Saint Vincent e Grenadine e Barbados. In totale il film è costato quattro miliardi di lire. Scritto e sceneggiato da Carlo ed Enrico Vanzina, con la fotografia di Gianlorenzo Battaglia, il montaggio di Sergio Montanari, le scenografie di Tonino Zera e le musiche di Federico De Robertis, Selvaggi è interpretato da Ezio Greggio, Leo Gullotta, Cinzia Leone, Franco Oppini, Monica Scattini, Antonello Fassati, Emilio Solfrizzi.
Trama
Durante le vacanze di Natale un piccolo aereo da turismo, che trasporta una comitiva di dieci italiani precipita su di un’isola deserta nel Mare dei Caraibi. Costretti alla convivenza a tempo indeterminato, uomini e donne coinvolti nell’insolita avventura devono aiutarsi, organizzarsi e sopportarsi in attesa dei soccorsi. Ci sono il rampante milanese berlusconiano, il borgataro romano fan di Bertinotti, il professore di geografia che ammira Prodi, top model e qualche signora complessata. Un campionario di varia umanità che riproduce l’Italia, allegra, confusionaria e “caciarona”, su sfondo tropicale.
Carlo ed Enrico Vanzina, veri e propri antesignani dei tanto vituperati cinepanettoni, realizzano una commedia all’italiana che riesce a fotografare in chiave ironica l’italiano medio degli anni ’90, impreziosita da un’ottima colonna sonora che annovera pezzi pop di successo come Scatman, Baby baby, Feel It e Missing. L’idea di mettere assieme personaggi di diversa estrazione sociale è un vero e proprio caposaldo della gloriosa e intramontabile commedia all’italiana. Basti pensare a film come Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto di Lina Wertmüller, lo stesso Vacanze di Natale, targato Vanzina del 1983, e il Miseria e nobiltà diretto da Mario Mattoli che aveva come protagonista il grande Totò e tanti altri.
Il regista di Sapore di mare si serve del genere che gli è più congeniale per mettere alla berlina i difetti e le virtù italiche, facendo comprendere che su quell’isola i selvaggi sono gli abitanti del nostro belpaese che non rinunceranno per niente al mondo a una partita di pallone, a festeggiare il Capodanno, a fumare e a dare vita a scontri politici degni di Porta a porta. Tra scaramanzia e destino avverso, la messa in scena è semplice e pulita, i personaggi ben costruiti e altrettanto ben rappresentati dagli attori; un film leggero, senza uso di volgarità né doppi sensi, né, tanto meno, di estremi luoghi comuni, solo una messa in scena portatrice di buon umore, piacevole da guardare. Un buon film di nostrana manifattura che porta la firma di un regista che, nel tempo, non sarà mai apprezzato quanto meriterebbe.
Luca Biscontini
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