Stasera in tv su Cine34 alle 21,10 Parigi o cara, con Franca Valeri

Stasera in tv su Cine34 alle 21,10 Parigi o cara, un film commedia italiano del 1962, diretto da Vittorio Caprioli e scritto e interpretato da Franca Valeri e dallo stesso Vittorio Caprioli. Il film è considerato un autentico cult movie e uno dei film più camp della commedia all’italiana. Il lungometraggio è suddiviso in due tempi che ne conferiscono quasi un carattere teatrale, o meglio da opera lirica. Non a caso il titolo è mutuato da un brano de La traviata di Giuseppe Verdi. Parigi o cara è stato distribuito nel circuito italiano a partire dal 5 Dicembre 1962. Tre mesi prima era stato proiettato alla serata finale della XXIII Mostra Cinematografica di Venezia. La colonna sonora del film è stata composta da Fiorenzo Carpi, che collaborava già da tempo con Vittorio Caprioli e Franca Valeri. Con Franca Valeri, Vittorio Caprioli, Fiorenzo Fiorentini, Margherita Girelli.

Trama
Delia, prostituta, raggiunge a Parigi il fratello Carlo, omosessuale. Vari contrattempi le impediscono di conoscere la città, poi viene pure sfrattata, benché abbia concesso le sue grazie al figlio della padrona di casa. Un generoso pizzaiolo italiano, Avallone, rappresenterà la momentanea salvezza di Delia.

Parigi o cara è uno dei pochi lungometraggi in cui Franca Valeri, oltre che interpretare una parte, ha anche contribuito alla stesura delle sceneggiatura ed è la sola protagonista: il suo personaggio femminile della “signorina romana” (che anni dopo verrà incarnato, ma con valenze e indolenze del tutto opposte, nella caricaturale Sora Cecioni) è infatti il solo e unico motore della storia. In tutti gli altri film a cui ha partecipato le donne portate in scena da Franca Valeri sono sempre personaggi di contorno, al massimo comprimari; in questo, invece, la sua caratterizzazione è la protagonista assoluta della vicenda narrata, circondata da una moltitudine di personaggi di contorno, utili unicamente a creare l’ambiente in cui il suo personaggio si muove e agisce. Per questo motivo Parigi o cara è anche il film preferito dalla Valeri stessa, accanto a un altro film da lei stessa scritto, Il segno di Venere di Dino Risi.

Delia Nesti (Franca Valeri) è una prostituta romana snob, precisa e spilorcia, che alterna il lavoro sul marciapiede a quello in casa, procurandosi i clienti tramite annunci sui giornali. Siccome “una signora è tale anche se batte il marciapiedi”, Delia non è la tipica prostituta “immorale” a cui ci ha abituato il cinema italiano del secondo dopoguerra: ha modi signorili così “perbene” che non denunciano affatto la sua condizione lavorativa. Tutto il film si basa proprio sulla duplicità del personaggio di Delia, sullo scarto tra l’aspetto ineccepibile da zitella con aspirazioni di benessere economico borghese e l’essere perennemente in bilico con l’illegalità, non solo in quanto “passeggiatrice”, ma anche come socia fondatrice d’una banda di usurai di Testaccio.

Tutto questo ne fa anche uno squisito e originale personaggio caricaturale, tanto eccessivo e indipendente dalla pubblica morale dei suoi giorni quanto eccentrico in linguaggio, continue peregrinazioni e mutamenti camaleontici di aspetto e tinta dei capelli cotonati. Una “eccessività” tanto apprezzata dalla cultura prettamente omosessuale del camp, paragonabile soltanto ai personaggi femminili che, due decenni più tardi, si sarebbero ritrovati nel barocchismo oltraggioso dei film spagnoli di Pedro Almodóvar.

 

 

Luca Biscontini