Stasera in tv Terminator di James Cameron, con Arnold Schwarzenegger

Stasera in tv su Rai Movie alle 21,10 Terminator, un film del 1984 diretto da James Cameron. Distribuito negli Stati Uniti dalla Orion Pictures il 26 ottobre 1984, Terminator dominò il botteghino per due settimane. La pellicola diede notorietà internazionale a Cameron come regista, contribuì a consolidare la carriera di Schwarzenegger come attore e venne acclamata dalla critica, che ne lodò il ritmo, le scene d’azione e l’interpretazione di Schwarzenegger. Il suo successo diede origine a un franchise composto da quattro sequel (Terminator 2 – Il giorno del giudizio, Terminator 3 – Le macchine ribelli, Terminator Salvation e Terminator – Destino oscuro, il sequel diretto di Terminator 2), il reboot Terminator Genisys, la serie televisiva Terminator: The Sarah Connor Chronicles, fumetti, romanzi e videogiochi. Con Arnold Schwarzenegger, Linda Hamilton, Michael Biehn, Paul Winfield, Brian Thompson, Lance Henriksen, Bess Motta, Bill Paxton.

Trama
Un terminator, micidiale macchina dalle fattezze umane, viene inviato dal futuro per uccidere Sarah. Unica colpa della donna: suo figlio diventerà il capo della resistenza condotta dal genere umano contro le macchine rimaste padrone del mondo, dopo la catastrofe nucleare.

Terminator è una macchina cinematografica perfetta, azionata dalla scintilla del genio dell’artefice James Cameron. La trama, un meccanismo di precisione acchiappa-spettatori, innesca una serie di sequenze da antologia, e non di un solo genere: del thriller (la scena rallentata della “caccia” nella sala da ballo), dell’action (gli inseguimenti in auto con scambi reciproci di bordate, lo scontro nella centrale di polizia), dell’horror (le impressionanti auto-riparazioni del Terminator), della fantascienza (le visioni apocalittiche della guerra del futuro, purtroppo piuttosto profetiche, in cui spaventose macchine mortali dominano il cielo e la terra mentre l’umanità arranca in uno scenario dantesco tra lamiere contorte e macerie). Con l’implacabile villain del titolo, votato ad estirpare la speranza alla radice facendo stragi di innocenti e meno innocenti, Arnold Schwarzenegger, dopo l’icona Conan il barbaro, centra un’altra “hit” da storia del cinema; questa sorta di leviatano tecnologico è anche una rivisitazione del mito del golem, che potrebbe porsi nel pantheon del cinespavento a fianco del formidabile Frankenstein di Boris Karloff (chissà perchè quando gli Americani vogliono un tipo che fa paura chiamano sempre un attore europeo). Come sempre quando c’è di mezzo Schwarzy la violenza è riscattata dall’ironia, e le brutali gesta da espedito senza pietà a cui dà luogo lasciano qua e là spazio all’inserimento di contrappunti comici pregevoli (come la scena della cabina telefonica o la “educata” risposta a scelta multipla in albergo). Terminator non è un effimero blockbuster, non è solo un grande spettacolo; percorso da una cupezza che si apre alla speranza e a un melanconico romanticismo, è un racconto indimenticabile che dal 1984, parafrasandone una battuta, “attraversa il tempo per venire da noi”, come solo i veri classici sanno fare”.
(FilmTv)

 

 

Luca Biscontini