Stasera in tv Una 44 Magnum per l’ispettore Callaghan, con Clint Eastwood

Stasera in tv su Iris alle 21 Una 44 Magnum per l’ispettore Callaghan (Magnum Force), un film poliziesco statunitense del 1973 diretto da Ted Post. Il film è il seguito de Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo! e il secondo film della fortunata serie dedicata all’ispettore Harry Callaghan. Il titolo fa riferimento alla pistola Smith & Wesson modello 29 calibro 44 Magnum, ovvero l’arma preferita da Callaghan. La sceneggiatura è di John Milius (noto per Apocalypse Now) e Michael Cimino (il regista de Il cacciatore). Negli Stati Uniti il film incassò quasi 45 milioni di dollari, facendo meglio del primo film della serie e piazzandosi al sesto posto tra i film con il maggior incasso del 1973. Con Clint Eastwood, Hal Holbrook, David Soul, Tim Matheson, Robert Urich.

Trama
Un sindacalista, assolto per insufficienza di prove dall’accusa di omicidio, viene ucciso insieme ai suoi uomini. Callaghan, emarginato ai servizi urbani per la sua nota indisciplina, rientra in pista. I suoi sospetti finiscono per rivolgersi su alcuni giovani agenti della polizia. Dopo che anche il suo compagno di indagini è stato ucciso, Callaghan si scatena e liquida lo “squadrone della morte”.

“Dopo Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo (1971), questo è il secondo film dedicato alle indagini di “Harry la carogna”, prototipo imprescindibile del poliziotto macho e granitico, la cui regia passa dal grande Don Siegel a un onesto artigiano come Ted Post, (attivissimo come regista televisivo e autore di un altro sequel, L’altra faccia del pianeta delle scimmie, 1970). Il cambio di testimone si sente, perché qui manca la freschezza, la prodigiosità tecnica e la tensione che hanno imposto il primo film come un classico di culto. Ma c’è spazio per approfondire psicologicamente il personaggio di Callaghan, regalargli per la prima volta una parentesi amorosa e metterlo di fronte non più al Male assoluto (lo Scorpio del primo film), ma al suo stesso rapporto con la legge e la morale. Dirty Harry odia il sistema ma ribadisce la necessità di restare entro i confini della legalità, contro il pericoloso giustizialismo passatista dei vigilantes; altrimenti, come scriverà anni dopo il fumettista Alan Moore in Watchmen, «chi controlla i controllori?». C’è qualche schematismo di troppo, ma in sceneggiatura lavorano due campioni come John Milius e Michael Cimino: il primo s’impone lo stesso anno con la regia di Dillinger, il secondo esordirà a breve con Una calibro 20 per lo specialista (1974). David Soul diventerà celebre poco dopo nel ruolo (diametralmente opposto) di Ken Hutchinson nella serie tv Starsky e Hutch“.
(Longtake)

 

 

Luca Biscontini