Stasera in tv Uomini e cobra di Joseph L. Mankiewicz

Stasera in tv su Iris alle 23,30 Uomini e cobra (There Was a Crooked Man…), un film del 1970 diretto da Joseph L. Mankiewicz. Dopo film indimenticabili, quali Lettera a tre mogli (1949), Eva contro Eva (1950) e il kolossal Cleopatra, Mankiewicz realizza un western non convenzionale, avvalendosi di un cast straordinario, tra cui Kirk Douglas, Henry Fonda, Warren Oates, Burgess Meredith.

Trama
Dopo una sanguinosa rapina, il bandito Pitman elimina i complici e nasconde il bottino in una fossa di serpenti a sonagli. Viene catturato dallo sceriffo Lopeman che lo spedisce in carcere. Pitman diviene ben presto il leader dei detenuti. Spargendo abilmente la voce del suo ricco bottino nascosto, Pitman corrompe il direttore, ma questi viene ucciso. Lo sostituisce Lopeman, che coinvolge Pitman nei suoi programmi di rieducazione, ma proprio all’inaugurazione del nuovo refettorio Pitman evade.

Joseph L. Mankiewicz, l’acclamato regista di Eva Contro Eva, Cleopatra, Bulli e pupe e tanti altri fortunatissimi film, alla fine della sua carriera (1970) realizzò un western atipico, in cui mise in scena delle precise tipologie psicologiche che, poste l’una dinanzi all’altra in un racconto apparentemente scanzonato, fornivano un ampio panorama antropologico, grazie anche alla levatura degli attori ingaggiati, da Kirk Douglas a Henry Fonda, fino a Burgess Meredith (l’indimenticabile Mickey di Rocky) e Hume Cronyn.

Paris Pitman (Douglas) è un rapinatore, un truffatore, un criminale senza scrupoli, che, pur di raggiungere i propri scopi, non esita a far fuori chiunque crei ostacoli, o con il quale debba dividere gli introiti derivanti dalle azioni criminose. Dopo aver rubato ben cinquecentomila dollari dalla casa di un attempato signore, se la va a spassare in un bordello per festeggiare l’evento ma, malauguratamente, il derubato, che frequentava la stessa la casa di appuntamenti, lo riconosce e lo fa arrestare. Il malloppo però era stato già precedentemente nascosto nel deserto sotto una pietra infestata da un nido di vipere.

È nel carcere che si svolge la maggior parte dell’azione, in cui sfilano i vari personaggi che, purtroppo per loro, si troveranno ad avere a che fare con il cinico Pitman. Dopo un primo periodo di ambientamento, il lestofante diviene subito il punto di riferimento di tutti i detenuti e si ritroverà ad entrare nella grazie anche del nuovo, ingenuo direttore della prigione, Woodward W. Lopeman, interpretato da Fonda. Il titolo italiano Uomini e cobra, pur non rispettando letteralmente quello originale, There Was a Crooked Man… (C’era un uomo disonesto….), rende bene l’idea del tipo di uomo incarnato dal protagonista, che non perde mai di vista l’obiettivo di tornare a recuperare quell’ingente somma di denaro sepolta nel mezzo del deserto. Captando la benevolenza dei suoi compagni di cella, organizza un complesso piano di evasione, promettendo agli sprovveduti una parte del bottino che gli consentirà di cominciare una nuova vita in Messico. Il piano riesce perfettamente, a spese, ovviamente, dei malcapitati complici, che vengono esposti al fuoco delle guardie carcerarie, o più semplicemente abbandonati dove erano. Il diabolico Pitman, però, dovrà fare i conti con un fatale imprevisto che manda in fumo i suoi disegni, a vantaggio del buon Lopeman.

Mankiewicz realizza un film che parla di uomini, degli istinti di sopraffazione, di cinismo e, dunque, quello western è solo uno sfondo su cui proiettare un’avvincente storia che, grazie al rovesciamento beffardo del finale, dovuto a un imprevisto del destino, risarcisce un uomo che, in buona fede, aveva fatto di tutto per migliorare le penose condizioni di vita dei detenuti. Spassosissime e assai azzeccate le musiche di Charles Strouse che donano una tonalità guascona a tutta la vicenda, accompagnando egregiamente le gesta di un superlativo Kirk Douglas che domina la scena con il suo carisma, sfoggiando senza sosta un perenne, beffardo sorriso. C’è insomma un’economia dei rapporti che viene riequilibrata, dando la sensazione che forse qualcuno da lassù abbia impedito che un così spregevole furfante potesse farla franca. Anche se, è bene sottolinearlo, Douglas fornisce una prestazione eccellente, e per tutta la durata del film lo spettatore sviluppa una simpatia per lui dovuta al carattere brillante e seducente.

 

 

Luca Biscontini