Stasera in tv Venere in pelliccia di Roman Polański

Stasera in tv su Rai 5 alle 21,25 Venere in pelliccia (La Vénus à la fourrure), un film del 2013 diretto da Roman Polański e interpretato da Emmanuelle Seigner e Mathieu Amalric. Il film, selezionato per partecipare in concorso al Festival di Cannes 2013, è ispirato all’omonimo romanzo scritto da Leopold von Sacher-Masoch e, nello specifico, dall’omonimo adattamento teatrale del romanzo ad opera di David Ives, co-sceneggiatore della pellicola. Girato in continuità e con una sola macchina da presa, Venere in pelliccia ha permesso al regista Roman Polanski di ritrovare come direttore della fotografia Pawel Edelman (con cui aveva già collaborato in Carnage, L’uomo nell’ombra, Oliver Twist e Il pianista) e come compositore delle musiche Alexandre Desplat (Carnage e L’uomo nell’ombra).

Trama
Il drammaturgo Thomas (Mathieu Amalric) ha intenzione di mettere in scena una rappresentazione ispirata a un testo di Sacher Masoch ma, dopo una lunga giornata di audizioni, non riesce a trovare l’attrice a cui affidare il ruolo della protagonista. Convinta di essere perfetta per la parte, Vanda (Emmanuelle Seigner), una delle aspiranti protagoniste che con il suo essere volgare e cervellotica rappresenta tutto ciò che Thomas odia, gli si presenta a sorpresa e tenta di dimostrargli come nessun’altra sia adatta quanto lei. Durante il provino, Vanda dimostrerà di conoscere alla perfezione il testo dell’opera e l’attrazione che Thomas maturerà nei suoi confronti si tramuterà presto in ossessione.

“Dopo Death and the Maiden del cileno Ariel Dorfman e Carnage di Yasmina Reza, un altro hit dal teatro newyorkese per Roman Polanski, che porta sullo schermo il testo del drammaturgo americano David Ives, a sua volta ispirato dal romanzo di Leopold von Sacher-Masoch Venere in pelliccia (Venus in Fur, 1870). Presentato in concorso a Cannes, è un adattamento fedele per un film liberissimo che capovolge la claustrofobicità della premessa – due persone sole in un teatro – moltiplicando i piani della rappresentazione in uno scambio continuo tra scena e proscenio, «attore» e «regista». Comico, erotico, a tratti quasi gioioso, nella sua spumeggiante, affilata, parodia della lotta tra sessi, e dei suoi stereotipi, Venere in pelliccia è un arioso gioco di specchi a rimandi infiniti – un film di segno completamente opposto alla progressione rituale e asfissiante di Carnage. E in cui Polanski sembra molto più «dentro», coinvolto in prima persona – non solo perché è la storia dell’incontro tra un regista e un’attrice, ma anche perché sua moglie (Emmanuelle Seigner) è uno dei due protagonisti e l’altro (Mathieu Almaric) sembra un gemello del regista da giovane. Seigner dà a Vanda un abbandono, una leggerezza e una carnalità che arrotondano i passaggi programmaticamente più «ovvi» della rilettura postmoderna/femminista del testo di Sacher-Masoch. Ma la sua è anche una Vanda più enigmatica, imprevedibile. Almaric, che inizia il film nella parte dell’autore/mattatore/sadico/nevrotico si trasforma progressivamente in un rapito, sottomesso, cucciolo di pelouche. Nella produzione originale del 2010, messa in scena dalla Classic Stage Company, Nina Arianda e Wes Bentley interpretavano la parte dei protagonisti. In questa versione, la voce stessa di Polanski si fa sentire qua e là – come quando Thomas definisce il suo testo «una magnifica storia d’amore» lei ribatte che è porno venato di gusto per la molestia infantile. Ma perché bisogna leggere tutto in chiave politico /sociologica? Si lamenta il regista. Tempestosa in apertura e poi sempre più vicina al coro da tragedia greca previsto dal gran finale, anche la colonna sonora di Alexander Desplat registra la sottile vena di humor che attraversa lo scontro, il suo gusto del gioco. Anche visivamente (la fotografia, in scope, è di Pavel Edelman) Venere in pelliccia sembra un film che Polanski si è molto divertito a fare. Bellissimo.”
(Giulia D’Agnolo Vallan, Il manifesto, 21 Novembre 2013)

 

 

Luca Biscontini