StereoRebus: la musica che rischia a suon d’improvvisazione

Il duo musicale di improvvisazione e composizione istantanea registrerà il suo primo album alla presenza di un pubblico esclusivo, sabato 27 ottobre in uno storico studio di registrazione del centro storico di Napoli.

 

Per poter partecipare al secret concert sarà necessario inviare un messaggio alla pagina Facebook della band: StereoRebus

 

 

StereoRebus è un duo musicale, nato nel 2013 dall’incontro tra Bruno Tomasello (sassofonista, polistrumentista, compositore ed arrangiatore) e Carlo Maria Graziano (ex batterista e co-fondatore degli GNUT), improntato sulla totale e libera improvvisazione.
Il duo, nel corso di un secret concert, registrerà il suo primo album sabato 27 ottobre al centro storico di Napoli. Di fondamentale importanza per la realizzazione dell’evento sarà la presenza del pubblico, che potrà partecipare inviando un messaggio alla pagina Facebook della band: StereoRebus.

Lo stile degli StereoRebus è il jazz basato sulla composizione istantanea e sull’improvvisazione e i loro live più che essere un “concerto” sono un “concetto“: la loro è una musica che nasce lì, in quel momento, e un attimo dopo non c’è più; è musica che è stata e che non sarà. Materia prima dell’improvvisazione sono le emozioni e ogni emozione è unica ed irripetibile.

Il sentimento che anima questo duo di musicisti nasce dal fraintendimento che la riproduzione  e lo studio dei grandi del passato hanno prodotto nel tempo rendendo gli assoli una copia di ciò che già funziona: assoli canonici, standardizzati e riconoscibili, esattamente l’opposto di ciò che è l’improvvisazione. C’è differenza tra chi decide – utilizzando una metafora – di leggere ad una platea un grande classico della letteratura andando sul sicuro, alla ricerca di facili applausi, e chi, invece, decide di provare a scriverlo davanti al pubblico mettendo in mostra le proprie capacità ma anche la propria debolezza e fragilità.

Gli StereoRebus provano a scrivere un libro ad ogni concerto componendo da zero i brani, improvvisando, prendendosi ogni rischio, raccontando le emozioni che provano individualmente, entrando in armonia tra di loro e stabilendo un legame empatico col pubblico che li ascolta. Un legame basato sulla sincerità, quindi sulla riconoscibilità delle emozioni piuttosto che delle note, dei fraseggi e dei virtuosismi già sentiti. Ogni live degli StereoRebus è un manifesto contro la standardizzazione del jazz e a favore del rischio: è la volontà di affermare che la musica non è stata già tutta scritta, perché se nasce dalle emozioni è sempre viva e in mutamento e ha qualcosa da raccontare.

Il secret concert del 27 Ottobre sarà tutto questo: Bruno Tomasello (sax contralto, chitarra e basso) e Carlo Graziano (batteria) rischieranno e metteranno in gioco se stessi e le proprie emozioni alla presenza di un numero ristretto di persone (70 partecipanti è il numero massimo  di persone ammesse), per registrare un disco di musica che è stata, che rimarrà, ma che non sarà più.

 

Per partecipare sarà necessario mandare un messaggio alla pagina Facebook della band: https://www.facebook.com/StereoRebus/.

Oppure alla pagina della Clap Hands, agenzia di booking di Renato Minale (batterista dei 24 Grana), della quale la band fa parte:

https://www.facebook.com/claphandsbooking/

 

 

 

BIO ARTISTI

 

         Bruno Tomasello, sassofonista, polistrumentista, compositore ed arrangiatore cilentano. Ha collaborato con diversi artisti nel nord Italia: Massimo Selvi (bassista presso il Roxy Bar di Red Ronnie, ORO e Marco Masini); Roberta Montanari (corista di Elisa e Laura Pausini); Will Weldone Roberson (corista di Mariah Carey) il batterista Pier Foschi (Jovanotti).
Nel 2007 collabora come sassofonista/chitarrista con i Blugrana, gruppo rock alternative, con il quale registra due demo e due album: “Blugrana” (2011) distribuito dall’etichetta Lunatik e “Così lontano” (2016), per il quale ha curato l’arrangiamento di tutti i brani e la composizione di alcuni. Insieme ai Blugrana apre i concerti dei Subsonica, Bud Spencer Blues Explosion, e Moltheni.

Attualmente vive a Napoli, dove ha suonato il sassofono per: Marco D’Anna (in trio col pianista Luigi Esposito), Alfredo d’Ecclesiis (Terza Classe, Bluesaddiruse), Luciano Labrano, Francesco Lettieri (Letts).

Da settembre 2017, insieme a Luigi Esposito, cura gli arrangiamenti di “Memorandum”, il nuovo disco di Fabiana Martone (Nu Guinea, SesèMamà, Lino Cannavacciuolo) che uscirà a novembre 2018.
Ha suonato, inoltre, il sassofono in un brano del nuovo disco di Adèl Tirant (cantante ed attrice di teatro e cinema) che uscirà nel 2018.

Ancora, collabora in maniera stabile come sassofonista per il cantautore salernitano DILEO, con il quale si esibisce in duo utilizzando tutta la tecnologia acquisita negli anni e applicata al sassofono. Il tour di presentazione dell’EP dal titolo “La Nuova stagione” li ha portati in giro per tutta l’Italia, aprendo, inoltre, nel novembre 2017 il concerto di Michael Kiwanuka al Teatro Regio di Parma nell’ambito del Barezzi Festival.

Alle numerose collaborazioni per la scena musicale napoletana affianca, inoltre, dal settembre 2017 quelle per la scena teatrale, lavorando con il regista Mirko Di Martino e l’attore Orazio Cerino per la realizzazione dello spettacolo “Il fulmine nella terra | Irpinia 1980”, trasmesso il 25 Novembre 2017 su Rai5, per il quale ha composto, arrangiato ed eseguito tre brani (editi da PoloSud Edizioni Musicali) con Carlo Graziano alla batteria e percussioni. Sempre per la regia di Mirko Di Martino ha arrangiato le musiche per “‘O Flauto Maggico”, uno spettacolo che lo vede protagonista sul palco al fianco di Orazio Cerino –  unico attore –  come esecutore dei brani con l’impiego di diversi strumenti (sax contralto, tammorra muta, tamburello, kalimba, voci sovrapposte e diplofonie). Lo spettacolo ha debuttato il 21 Gennaio 2018 al Teatro delle Arti di Salerno.

Infine, dall’ottobre 2017 collabora come sassofonista con il cantautore siciliano Leonardo Gallato, vincitore dell’Ugo Calise Festival (2017).

 

 

         Carlo Maria Graziano si forma nella scena musicale rock, genere che lo appassiona e che si dedica ad approfondire con lo studio delle sonorità del rock anni ’70.

Il suo interesse per la musica e la sua carriera cominciano alla tenera età di otto anni, quando Carlo viene iniziato allo studio della batteria, strumento che lo porterà ben presto ad essere lanciato nella scena musicale napoletana come batterista degli Gnut (di cui è stato il co-fondatore), suonando con loro per ben dieci anni. Durante questo lungo periodo di tempo realizza con gli Gnut due dischi che si sono avvalsi della collaborazione di artisti come Mauro Pagani (violinista della P.F.M., De Andrè), Rodrigo d’Erasmo (violinista degli Afterhours), e Mattia Boschi (violinista dei Marta sui tubi).
Contemporaneamente, col fratello Junior Graziano ha portato avanti due band tributo ai Doors e ai Nirvana.

Tra le sue collaborazioni con band e musicisti di vario calibro figurano quella con i Tarall&Wine (duo composto da Dario Sansone – Foja – e Claudio Domestico – Gnut -), e quella con gli Arm on Stage, con i quali prende parte al tour d’uscita del loro primo disco. Infine, collabora con Luca Carocci, noto cantautore romano, per la realizzazione del suo disco intitolato “Giovani eroi” (2014) con la Label indipendente FioriRari fondata da Roberto Angelini.
Nel 2015 entra a far parte della band Zapping, un progetto ispirato al mondo delle sigle dei cartoni animati e delle serie tv degli anni ’70, ’80 e ’90. Nel 2017, gli Zapping, con la partecipazione di Bruno Tomasello, hanno realizzato una sorta di “Rock in Mille” suonando al San Marino Comics con i Cavalieri del re e Clara Serina. Hanno suonato inoltre alle edizioni 2016 e 2018 del Festival napoletano del fumetto e del gioco “Comicon”.
Attualmente continua con i tributi, molto seguiti dal pubblico, con la Zapping e con gli StereoRebus.