Stracult 2016: intervista allo storico autore Luca Rea, colonna portante della trasmissione

Venerdì 8 luglio torna su Rai 2 la storica trasmissione Stracult – A casa di Marco Giusti, giunta alla sua sedicesima edizione e ormai diventata un must dell’estate televisiva. Per introdurre questa nuova serie intervisteremo i vari protagonisti, sia davanti che dietro le telecamere, così da farvi entrare nel mondo Stracult e regalarvi qualche gustosa anteprima su format ed ospiti.



StracultDopo quella all’autore Stefano Raffaele (leggila qui) proseguiamo questo ciclo di interviste con una colonna portante di Stracult, Luca Rea, altro autore della trasmissione (presente praticamente dall’inizio), ineguagliabile esploratore dei più reconditi archivi cine-televisivi ed in edizioni passate anche regista. Andiamo quindi a scoprire cosa ci racconta delle annate precedenti e cosa ci svela di questo Stracult 2016.

 

Luca Rea e Carlo Verdone
Luca Rea con Carlo Verdone a Stracult

Intervista di Ivan Zingariello:

Eccoci Luca, parliamo subito di Stracult. Tu sei uno dei capisaldi, ormai da tanti anni.. Quando hai iniziato?

Nel 2001.

Quindi la trasmissione è nata praticamente con te, visteo che era la seconda edizione.. Come sei arrivato a collaborarvi?

Sono arrivato perché scrivevo su Il Manifesto o su Alias, più probabile il primo, di cinema di genere. Anche Marco Giusti collaborava e all’inizio di quell’edizione di Stracult aveva bisogno di una consulenza rispetto a dei materiali.. e poi dopo la cosa si è allargata.

..E sei stato cooptato in questo carrozzone in cui stai da ben quindici anni.. e come è cambiato da allora?

Esatto.. Il programma secondo me è cambiato in meglio, visto che ovviamente è cambiata pure la televisione.. Per cui si è dovuto adattare, ad un certo punto non ha potuto più essere un semplice programma di interviste montate alternando pezzi di film a delle risposte, e quindi ha dovuto trovare una struttura da programma televisivo più elaborato, vero e proprio. Però ci è riuscito, tant’è vero che esiste ancora oggi, ha un suo pubblico ed è comunque conosciuto.

Luca Rea e Lillo
Luca e Lillo (versione Steve Lill) sul set

È stato capace di reinventarsi, diciamo così..

Sì, si è dovuto reinventare ed è riuscito a farlo.

Fra tutte qual è l’edizione a cui sei più legato? Al di là della prima che hai fatto… qual è quella che hai preferito?

Mah.. non lo so, diciamo che tra quelle di montaggio puro, appunto con le interviste fatte in vari posti e poi montate con pezzi di video, forse mi piace di più quella in cui siamo andati anche in America, con una parte girata negli Stati Uniti in ogni puntata ed interviste a personaggi che risiedono lì..

Tra cui ricordo Barbara Steele…

Barbara Steele, John Saxon, Henry Silva… abbiamo avuto modo di vedere dei veri miti che qui sarebbe stato difficile riuscire ad intervistare. Poi mi è piaciuta molto la prima delle due edizioni di Stracult Show – la prima in cui venisti anche tu – quella con Elena Di Cioccio e Fabio Caressa; poi di queste A casa di Marco Giusti fatte finora, la mia preferita è la prima con Paolino Ruffini e l’ultima, quella dell’anno scorso.. perché non posso ancora giudicare questa che sta iniziando, che magari potrebbe essere anche migliore; però al momento diciamo quella di Caressa perché appunto era la prima volta che provavamo a fare di Stracult un talk-show, per cui la ricordo con piacere, essendo una grande novità quando l’abbiamo fatta. E poi l’ultima perché secondo me è quella in cui avevamo trovato una quadratura con la musica, con la televisione cult, col repertorio insomma.. che a me sembra più funzionante.

Tomas Milian e Luca Rea
Un raggiante Luca con l’idolo Tomas Milian

Tra l’altro nelle edizioni 2010 e 2011, quelle con G-Max seduto nel cinema, oltre che autore eri anche regista degli sketch..

Quelle funzionavano benissimo e forse era la cornice migliore, nel senso che le edizioni di montaggio non avevano uno studio vero e proprio, ma avevano sempre una cornice di sketch. Secondo me quel biennio ha avuto la cornice più indovinata, più azzeccata per quanto riguarda quel tipo di Stracult, fatto di montaggio.

Anche perché c’ero pure io come guest-star..

Anche.. (ride) Tra l’altro ho diretto anche quelli di Base Luna, che era un programma diverso, comico.. ma aveva una cornice del tutto simile, fatta di sketch, per cui ne avrò girati tipo 600-650…

..perché in realtà tu non sei solo un autore ma anche un regista..

Sì, non della parte studio di Stracult, ma comunque coadiuvo David Emmer.

Luca Rea - Liberi tutti
Proiezione di “Liberi tutti” alla Festa del Cinema

Sei poi anche regista di cose extra televisive, come i film “Lillo & Greg – The movie” e “Cacao“, che per ora è rimasto inedito o quasi.. senza dimenticare il bel documentario dello scorso anno, “Liberi tutti”, proiettato alla Festa del Cinema di Roma e selezionato tra i finalisti per i Globi d’Oro, oltre ad aver avuto un discreto successo anche in televisione.

È andato bene, è stato comprato da Discovery e trasmesso su DeeJay 9.

Quindi in realtà Luca Rea preferisce fare l’autore o predilige la sua veste di regista?

In realtà mi piacerebbe fare roba di quel tipo lì, un po’ particolare, tipo “Liberi tutti“.. Quello mi piacerebbe continuare…

E come ti è venuta l’idea di “Liberi tutti”?

È un’idea che viene da due delle mie ossessioni: quella per le tv private, che è una delle tante cose nostalgiche di quand’ero bambino e poi da quella per il collezionismo di videoregistratori d’epoca.

Come mai questa passione così smodata per il vintage?

Luca Rea videoregistratori
I videoregistratori di Luca

Sui videoregistratori sto in fissa più o meno dal 1980 circa, quando vidi la prima brochure della Philips con i videoregistratori dentro..

Quando hai comprato il primo?

Il primo registratore a casa mia è stato comprato nel 1985, se non sbaglio..

E tuttora continui ad usarli..

Eh pure troppo, c’ho casa piena di videoregistratori di tutti i formati!

Qual è il più raro o magari il più prezioso che possiedi?

Il più raro? Forse il Grunding BK2500 del ’75.. direi che è abbastanza raro. È un videoregistratore in formato VCR, da non confondere con l’acronimo VCR che si usa tutt’oggi per dire “VideoCassette Recorder”; quello era invece un formato vero e proprio che la Philips aveva sviluppato all’inizio degli anni ’70 ed era il VCR ovvero “VideoCassette Recording”, registrazione su videocassette. È stato il primo formato a cassetta commercializzato al pubblico. Il più raro resta però il Grunding, visto che i Philips si trovano abbastanza facilmente, mentre soprattutto questo BK2500 è abbastanza raro, devo dire…

Luca Rea con Enzo Cannavale e Bud Spencer
Luca con Enzo Cannavale e Bud Spencer

Diciamo quindi che con tutte queste tue passioni, o meglio ossessioni come tu stesso le hai definite, ti puoi considerare un vero e proprio nerd? Nell’accezione positiva del termine…

Positiva o negativa non mi interessa, lo sono e mi va bene così. Mi piace esserlo, poi chi lo vuole pensare come positivo lo pensasse positivo.. chi lo pensa negativo idem…

Arriviamo a questa nuova edizione di Stracult. Cos’è cambiato rispetto allo scorso anno, quali novità ci saranno?

È cambiato in primis che non faremo più due temi a puntata, come ti avrà detto Stefano, ma avremo gli ospiti tutti assieme dall’inizio alla fine della puntata; ciascuno racconterà le proprie storie, si mescoleranno tra loro e si contamineranno in discorsi che li hanno visti protagonisti o che nasceranno lì per lì in studio. Questo è il cambiamento principale, oltre alla conduzione quest’anno affidata a Fabrizio Biggio, che ricorderete in coppia con Mandelli ne I soliti idioti..

Fabrizio Biggio e Ilenia Pastorelli - Stracult
Fabrizio Biggio e Ilenia Pastorelli a Stracult

Com’è stato scelto Biggio?

Abbiamo cercato di capire chi fosse la persona più simile a noi quanto a nerdismo praticante.. quindi qualcuno che ci rappresentasse bene sia fisicamente che mentalmente. E infatti Biggio ci rappresenta abbastanza bene in entrambi i casi.

E invece dal lato femminile?

Dal lato femminile avremo la fortuna di avere con noi Ilenia Pastorelli, la protagonista femminile di “Lo chiamavano Jeeg Robot“, e poi altre sorprese.

Ilenia che è proprio un’attrice stracultissima…

Esatto, è l’attrice più stracult del momento. Ma poi ci saranno anche altre sorprese nel corso delle puntate..

Qualche ospite gustoso che puoi svelarci?

Nella prima puntata vedremo cose inenarrabili con protagonisti Carlo Verdone e Patty Pravo.. Poi abbiamo diverse altre cosette, personaggi per noi grossi, se non addirittura mitici.. attori stracult, da Enrico Montesano a Gigi e Andrea ed altri.. Ma poi ci penserà Marco ad approfondire il discorso…

E l’ospite di questa edizione a cui tieni di più, che sei più felice di avere?

Io personalmente, aspettando delle conferme di qualche nome che ancora è in forse, probabilmente direi Sammy Barbot..

Come mai? Sempre per il tuo amore per la televisione della tua infanzia?

Certo, è un grande Sammy Barbot!

Luca Rea Stracult 2
Luca nello studio di Stracult

Concludiamo con un augurio per il futuro… Cosa c’è per Luca Rea dopo Stracult?

Credo ancora Stracult

..e Troppo Giusti?

No, non si chiamerà Troppo Giusti.

Vuoi dirci qualcosa anche su questo?

È probabile che ci sia qualche novità stracultiana, dopo Stracult.. E’ come la domanda “c’è vita dopo la morte?“.. forse sì!

E invece per te personalmente?

Speriamo anche per me, ho un paio di nuovi progetti simili a “Liberi tutti” che per ora sono in fase di allestimento; sto cercando di capire con quale partire per primo tra i due..

Ti facciamo il nostro in bocca al lupo per questa nuova edizione di Stracult.

Grazie a Luca Rea..

Crepi! Grazie Zinga…

 

Appuntamento quindi a venerdì 8 luglio con la nuova edizione di Stracult e ai prossimi giorni su Mondospettacolo.com con la terza intervista ai protagonisti, questa volta dedicata al creatore e anima della trasmissione, Marco Giusti.

 
 

Ivan Zingariello

 

Luca Rea e Christoph Waltz
Luca con Christoph Waltz