Subaru racconta il nuovo singolo: “Gocce è dark, intenso e personale”

“Di solito i miei testi mi aiutano a capire me stesso, questa volta mi sembra di avere un’opportunità di farmi capire dagli altri”

 

Recentemente è uscito il tuo nuovo singolo “Gocce”. Pensi di aver fatto dei progressi a livello di scrittura rispetto ai progetti precedenti?

In realtà non particolarmente, vedendo i singoli che ho pubblicato prima credo la scrittura sia piuttosto coerente, forse in Gocce ho fatto più labor limae e credo questo sia dovuto principalmente al produttore nuovo con cui sto collaborando che mi ha stimolato molto e spinto ad alzare l’asticella un altro po’.

Se dovessi descrivere “Gocce” con due aggettivi, quali sceglieresti?

Dark e intenso, potessi sceglierne un terzo direi personale.

Come nasce la produzione del brano? L’avete modificata più volte in studio?

Siamo partiti da un type beat di Drake, ma alla fine abbiamo ottenuto un prodotto totalmente diverso. Il merito per la base va tutto a Neura, il mio produttore, e al suo team. Io gli ho detto che mi immaginavo questo pezzo come una fiaba di quelle oscure che iniziano con “In una notte buia e tempestosa…” ma con dei punti di luce, come se nella fiaba ci fosse poi una casetta con la luce accesa visibile dalla finestra. Da qui lui ha steso questa palette dark con un lead “luminoso”; gli ho detto che mi sarebbe piaciuto metterci il suono delle gocce e alla fine abbiamo optato per tenerlo in tutto il brano. Al resto ha praticamente pensato solo lui e io sono stato d’accordo con tutte le sue idee, dal drop del ritornello ai bassi drill che non mi aspettavo ci fossero, devo dire che ho vissuto il processo di produzione come abbastanza lineare per questa volta.

Qual è la persona che ti ha supportato maggiormente e dato consigli da quando hai imboccato questa strada?

Mi spiace ma è impossibile citarne solo una: sicuramente direi Nicola e Lenny, due miei grandi amici. Il primo mi ha aperto il mondo del rap quando ancora non ascoltavo praticamente musica,  a lui devo gran parte della mia “formazione”, il secondo, che già rappava, mi ha aiutato a trasporre le mie poesie in testi di canzoni, ricordo che all’inizio non avevo la minima idea di come pensare un ritornello. Al momento Neura è la persona che mi sta più vicino nel mio percorso, facendomi tanto da produttore quanto da direttore artistico, anche se posso dire che il nostro rapporto sta andando velocemente oltre il piano puramente professionale. Menzione d’onore per Mario, il mio migliore amico, che condivide con me la passione per la poesia e la scrittura, mi è stato vicino nei momenti più bui della mia vita e ci siamo stimolati costantemente a vicenda in questo campo. E’ anche grazie a lui se la fiamma della poesia non si è mai spenta in me, è doveroso dire che senza di lui probabilmente oggi non staremmo qui a parlare di questo percorso.