Tra confessioni scomode e dolcezze quotidiane, Giulio Biocca firma una canzone vera, ruvida e affettuosa. “Superstar” racconta una donna imperfetta e straordinaria, regina silenziosa della vita reale. Nell’intervista si parla di rock, autenticità, relazioni complicate e della voglia di restare sé stessi, sempre fuori moda.

Come nasce “Superstar”? C’è stato un episodio particolare che ha acceso la miccia creativa?
La miccia creativa è la vita quotidiana…..non ricordo un episodio particolare, dunque non uno ma mille episodi!
Nel brano usi ironia e sincerità per raccontare una relazione fatta di imperfezioni. Pensi che oggi ci sia ancora spazio per racconti d’amore così autentici?
Oggi riscontro una sovrabbondanza di parole spesso oltremodo forzatamente volgari.
Vedo molte forzature e poca autenticità.
Il rock che accompagna il pezzo è carico di energia, ma il testo ha momenti di grande tenerezza. Quanto è difficile trovare l’equilibrio tra questi due registri?
L’ equilibrio come dice un noto artista è” Tutto un equilibrio sopra la follia”…..e questo è decisamente rock’n roll.
Hai attraversato decenni di musica con coerenza. Cosa è cambiato per te nel modo di scrivere canzoni oggi rispetto agli inizi?
Il mio modo di scrivere non lo so autovalutare…per me è a volte un’esigenza a volte un piacere a volte una cura. Negli anni sicuramente qualcosa sarà cambiato ma non so dirti cosa. Adoro creare pezzi credo che lo farò sempre e comunque.
Il brano descrive una donna “superstar” fuori dai riflettori. A chi ti sei ispirato per questo ritratto?
Qualsiasi partner ci si può riconoscere……..ma io mi sono ispirato ad una donna reale viva vegeta e anche parecchio complicata e variopinta ah ah ah
Cosa ti auguri che il pubblico colga ascoltando “Superstar”, oltre il primo impatto ritmico e ironico?
Io mi auguro che al pubblico arrivi l’insieme , il giusto connubio tra attenzione alla parte e stile musicale e la forza e le sfaccettature del testo .
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