Reduce dall’arguto corto Le mal bleu, diretto in tandem insieme all’esperto collega Zoran Boukherma per scandagliare speditamente ma anche sagacemente l’atavica insicurezza affettiva sintetizzata dal simbolo di schiettezza e rettitudine conforme al titolo, l’ambiziosa regista transalpina Anaïs Tellenne cerca col lungometraggio L’uomo di argilla d’imprimere alla scrittura per immagini mandata ad effetto sia l’arduo ed…