Riuscire ad andare oltre l’ascendenza avveniristica del genere di fantascienza per esibire l’egemonia della contemplazione sul dinamismo dell’azione attraverso il valore aggiunto della geografia emozionale costituisce senz’alcun dubbio una sfida ambiziosa. Che l’ormai esperto regista autoctono Louis Nero raccoglie in Milarepa per sancire definitivamente l’investitura ad autore con la “a” maiuscola. Abituato a mettere parecchia…