Tamara Brazzi: la sognatrice con la penna in mano!!!

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Ho conosciuto Tamara, durante una divertentissima serata di Cabaret….in realtà non è che l’ho conosciuta…diciamo che l’ho vista… e da allora mi sono sempre ripromesso di conoscerla. E’ passato un po’ di tempo e poi un giorno le ho scritto: “Tamara, sarei felice se ti raccontassi su Mondospettacolo”…. ebbene…le cose che desideri… a volte si realizzano…

Mi chiamo Tamara Brazzi e sono nata a Torino su una nuvola cerulea, con una penna sempre in tasca, sognando di sognare.

Sin da piccola ho sempre avuto la passione della scrittura, diciamo che i miei giochi principali erano la penna ed un foglio di carta.

Mi ricordo che quando tornavo da scuola e la televisione trasmetteva il programma per bambini “Bim Bum Bam”, mi chiudevo in cameretta ascoltando i dischi dell’epoca e la mia fantasia iniziava a volare, galoppava.

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Ho sempre scritto sceneggiature: rappresentavo situazioni che mi sarebbe piaciuto vedere al cinema. All’epoca c’erano i produttori Vittorio Cecchi Gori ed io chiedevo sempre a mia mamma di inviar loro i miei scritti…

Le mie idee erano grandiose, ma sono sempre stata molto timida, così alla fine cestinavo tutto per paura che qualcuno potesse leggerlo.

Avevo anche un diario segreto: era il mio confidente (a mio avviso tutti dovrebbero averne uno, a volte è terapeutico).

Trascorrevo le mie serate a raccontare le mie giornate, le sensazioni che avevo provato, le persone che avevo incontrato; E poi le mettevo per iscritto. Alla fine è nato un romanzo e poi un libro, che non ho mai pubblicato.

Nel frattempo, crescendo, ho frequentato una scuola di recitazione per ovviare un poco alla mia timidezza.

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Poi un giorno, diversi anni dopo, mi è capitato sotto gli occhi un link letterario dove richiedevano la partecipazione di scrittori emergenti ad un concorso, così iniziai a scrivere e inviai con tanta esitazione ed emozione il mio scritto.

Dopo un mese mi contattarono con una e-mail dicendomi che avevo vinto. Ero al settimo cielo!

Il libro in questione era  “La leggenda dell’amore”, un libro molto particolare (a tratti ricorda episodi del serie “Sex in the city”) che raccontava le problematiche sentimentali delle mie coetanee, ironizzandoci sopra molto.

Le situazioni sembrano surreali ma in realtà raccontavano episodi di vita.

Questo primo libro, che s’ispirava molto a certe mie conoscenze e che tutti mi dicevano si prestasse molto a diventare una commedia, è stato presentato in seguito a New York al Greenwich Village, e qui è successa una cosa molto particolare: tutte le persone, dopo averlo letto, hanno trovato l’amore!

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Arrivata a New York con una valigia piena di amore, ho trovato un grande pubblico molto caloroso, così, gioiosa, ho trascorso diverse notti senza dormire.

Un giorno pranzavo seduta su una  panchina a Central Park ed a un certo punto passa una signora anziana con un trolley e i capelli bianchissimi… incrocio il suo sguardo e rimango colpita perché i suoi occhi erano di un colore azzurro intenso e, osservandola proseguire per la sua strada, mi è venuta l’ispirazione per “Il poster di New York”, il mio secondo libro, che aveva come locations Torino e New York.

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A differenza del primo libro, questo narra la storia  di un’amicizia nata tra due donne di età differenti, l’unica cosa che le accomuna è la gioia di vivere, che deve esserci a qualsiasi età.

Proprio in questo periodo stiamo lavorando per svilupparne una sceneggiatura per il cinema.

Ora sto scrivendo un giallo, ho cambiato completamente tipologia. Non è molto semplice da spiegare perché è pieno di colpi di scena… il giallo si svolge tra Bussana e Torino.

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Ho scritto inoltre diversi racconti dove ho sempre cercato di trasmettere il mio pensiero, per esempio in VIP (Very Important Person) ho descritto Torino dal punto di vista del divertimento “radical chic” di sinistra e di destra.

Prossimamente pubblicherò un libro di racconti.

Io scrivo sempre: ogni mia giornata, ogni persona o situazione la immagazzino e poi chissà tra un mese mi viene l’ispirazione.

Ciò che vorrei condividere con i miei lettori è quella che sono: secondo ogni artista, pittore o regista, c’è molto di personale nelle proprie opere… e in me l’amore per la vita si evince tantissimo, l’amore per l’amore…

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Ultimamente mi sento maturata e mentre prima credevo che l’amore fosse solo tra uomo e donna, oggi ho compreso che l’amore è verso tutto: con significati e dinamiche diverse, e poi….. la follia… mia grande caratteristica, che ad esempio ho messo in evidenza nel Poster di New York: il personaggio di Margherita (una delle protagoniste) ha gesti un po’ folli, ed io vorrei trasmettere a tutti tale spensieratezza, il lasciarsi andare, che è la base di tutto.

Con questo non voglio mettermi in cattedra e sentirmi “Osho” o il guru del momento, ma ritengo che le persone siano troppo legate a stereotipi e gabbie…

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Ho tante passioni, pratico da poco tempo pole dance e tessuti… i tessuti mi rispecchiano particolarmente perché per alcuni attimi sono sospesa nella’aria come se fossi in mezzo alle nuvole…e la mia città preferita è Nubicuculia, inventata da Aristofane in una commedia… la città degli uccelli e delle nuvole…

Ed ora vi parlo dell’amore… per me l’amore è come un quadro e i quadri necessitano di cornici, un po’ come noi esseri umani.

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Sinceramente non l’ho ancora trovato, perché ho vissuto storie che credevo fossero amore, poi alla lunga mi sono resa conto che erano solo bei momenti… Credo che se avessi incontrato il vero amore, sarebbe ancora qui.

Sono una grande romantica ed idealista… ed ora mi trovo in una situazione molto bella che traduco con una frase di Emily Dickinson “Se mi lasci libera mi hai già insegnato come restare”.

Per le tante persone che conosco o ho incontrato, che si ritenevano innamorate, preferisco non conoscere questa tipologia di amore… alla base deve esserci rispetto e trasparenza…io non dirò mai è per sempre, perché ritengo non esista, anche se poi sarà e sarà per sempre.

Amo le storie durature… consolidare un bel rapporto di simbiosi ma non di possesso…e adesso il mio amore ….

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Concludo dicendo che i sogni sono la benzina della vita… mentre un tempo sognavo ma in piccolo, anche in questo sono cresciuta: qual è la differenza tra il sognare in piccolo ed in grande? Sempre sogni sono e ora sogno solo più in grande. Ed è cambiata completamente la mia vita…

Per quella che sono diventata devo ringraziare chi mi ha affiancato sino ad oggi: chi mi ha amato, chi odiato, chi tradito. Tutti tutti perché altrimenti non sarei quella che sono!!!

Tamara Brazzi

Prefazione di Alex Cunsolo