Tango Spleen Orquesta: la bellezza a passo di Tango

Certamente, non è facile parlare di bellezza anche e soprattutto per chi la insegue dentro trame seducenti e apolidi come quelle del Tango. Torna in scena un ensemble italiano Tango Spleen Orquesta guidato come sempre dalla voce e dal suono del maestro argentino Mariano Speranza. Parliamo di un nuovo disco dal titolo “Vamos a la distancia”, lavoro che mescola inediti a grandi classici della figura di Astor Piazzolla a cui vuole dedicarsi tutto il lavoro in occasione del suo centenario. La bellezza ha un ritmo anche, ha una forma, probabilmente ha un suono che non accetta etichette nonostante, come ci diranno tra poco, ha ragione di avere un ruolo prioritario ed essenziale…

Noi parliamo molto di bellezza. Di sicuro il Tango è anche sinonimo di fascino e di seduzione. Per voi cos’è la bellezza?
Non è facile definire un concetto così soggettivo come la bellezza: nella musica e anche in altre forme di espressione artistica l’estetica ha un ruolo prioritario ed essenziale. Per noi di Tango Spleen è anche un parametro fondamentale in quanto si cercano permanentemente musiche, sonorità, ritmiche e armonie non solo che ci piacciano ma anche che ci rappresentino. Scegliamo di plasmare ciascun dettaglio nell’armonia del tutto per maturare così un’idea vincente, sia nella creazione che nell’interpretazione.

La bellezza secondo voi è un termine popolare o individuale? Cioè, in altre parole, la scrittura per voi deve raggiungere il pubblico o punta invece ad invitare il pubblico nel vostro mondo?
Ci piace pensare che la nostra musica sia tanto popolare quanto personale. Invitiamo il pubblico ad immergersi in un genere musicalmente di nicchia come il tango. Potrebbe sembrare, e forse in parte lo è, una musica lontana, ma riusciamo a stabilire un contatto immediato con il pubblico e a far centro sull’emozione. Per allacciare questo legame ed avvicinarci a un linguaggio più attuale curiamo molto sia la scelta del repertorio che arrangiamenti, in cui potrete cogliere richiami comuni ad altri stili musicali estranei al tango, come per esempio alcuni elementi armonici del pop/jazz, certe sonorità della musica da film o qualche ritmica più vicina al rock e alla musica latina.

Seduzione. Fascino. Ripetiamolo… il Tango è anche quel sottile rapporto tra un uomo e una donna. Nella musica tutto questo come si codifica secondo voi?
Nella musica c’è tanta seduzione, e va oltre il genere del tango. Non c’è una componente maschile o femminile di base e non ci sono solo due mondi nella nostra concezione artistica. Sì, ci sono rapporti di tensione e riposo fra i temi, tra armonie e fra un brano ed un altro, ma si vive come un tutto, come un grande universo capace di ospitare i più diversi pensieri e rapporti. La società evolve, il rapporto uomo-donna nel mondo occidentale è cambiato parecchio da quando il tango è nato, e oggi la musica del tango definisce la parità e va a cercare un senso di emancipazione dello spirito molto più poetico e libero. Nella libertà c’è molta seduzione e pensiamo sia questo il fascino di questa forma artistica.

E poi una domanda che sembra inevitabile. In tutto questo Astor Piazzolla cosa ha rappresentato?
Crediamo che l’influenza di Astor sia molto viva in ogni musicista di tango contemporaneo. “Vamos a la distancia” è in gran parte dedicato a questo compositore che conosciamo molto profondamente e a cui siamo particolarmente legati, sia per le innumerevoli volte in cui abbiamo suonato la sua musica sia perché alcuni di noi hanno scoperto il tango proprio partendo dalle sue opere. Mariano Speranza, l’anima argentina e direttore del nostro progetto, ha curato tutti gli arrangiamenti, alcuni brani sono vere e proprie elaborazioni, mentre altri sono adattamenti delle opere di Piazzolla per avvicinarsi ai colori e allo stile di Tango Spleen.

Questo nuovo disco della Tango Spleen Orquesta in che momento della vostra carriera si posiziona?
Siamo alla nostra quinta pubblicazione discografica e, dopo tanti anni di palcoscenico sulle note del tango e ovviamente interpretando anche la musica di Piazzolla, abbiamo colto l’occasione per fissare la nostra interpretazione. E’ un album che affronta con consapevolezza e maturità i brani iconici del compositore argentino e lascia intravedere altre sfaccettature del tango nelle nostre composizioni originali, come ad esempio Calles di Mariano Speranza oppure Ciao della percussionista Anna Palumbo.

Prossimi appuntamenti? Italia e resto del mondo?
Si respira un clima di ripresa finalmente e la nostra agenda lo rispecchia con date sparse per la penisola e appuntamenti in Francia e in Germania che attendiamo con molta gioia e a cui vi aspettiamo!