TANGO: UN PENSIERO TRISTE CHE SI DANZA “PIAZZOLLA- TANGO E TANGUEROS” APRE “ROCCA COSTANZA SCENA APERTA”

TANGOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

Pesaro, 30 luglio 2015.
Le note malinconiche di “Piazzolla-tango e Tangueros” hanno dato il via ieri sera a “Rocca Costanza Scena aperta” ((29 giugno- 27 settembre), la rassegna che torna per il secondo anno ad animare l’estate pesarese nella splendida cornice della Rocca, costruita da Costanzo Sforza tra il 1474 e il 1483, trasformata in carcere nel 1864 e “liberata” da questa funzione nel 1989. Fine della manifestazione – organizzata dal Comune di Pesaro in collaborazione con Amat e grazie allo sforzo congiunto di numerose realtà territoriali che operano a livello culturale (Ente Concerti, Orchestra Sinfonica “Rossini”, L’Angolo della Poesia, Popsophia, Darkest Nights, Promo-D, Fano Jazz Networks, L’associazione Culturale “il Gioco delle Muse” e la sarda “Eleonora D’Arborea”) – è quello di offrire alla città un luogo aperto, accogliente e di grande fascino in cui soddisfare le proprie curiosità (è aperto in ogni senso, dato che era il cortile dove i carcerati trascorrevano la propria ora d’aria).
Piazzolla restituì prestigio e dignità a questo tipo di melodie, grazie alle sue contaminazioni con omaggi ai più grandi musicisti e ad altre forme musicali. Il ritmo, l’atmosfera malinconica e passionale ma capace di inaspettata aggressività e vitalità, resero le composizioni di Piazzolla quasi “classiche”, per struttura ed elaborazione, in una straordinaria miscela di musica “colta” e jazz.
“Un vero e proprio rivoluzionario”, mi disse anni fa l’argentino Hugo Aisemberg, docente di pianoforte al Conservatorio “Rossini” e direttore artistico del Centro Astor Piazzolla di cui la moglie del compositore, Laura Escalada Piazzolla, è presidente onorario.
Oltre a Escualo, Milonga de Angel, Oblivion, S’il vous Plait, Jeanne et Paul e la celeberrima Libertango, il pubblico ha ascoltato la musica di altri autori che si sono dedicati al tango, portandolo nelle sale da concerto, nei balletti, nella musica da film e in televisione: E. Morricone (Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto), C. Gardel (Por una cabeza), J. Gade (Tango della gelosia), R.Galliano (Tango pour Claude), K.Weill (Tango ballad) ecc.
Sul palco il sassofono solista di Gaetano Di Bacco e gli archi dell’Orchestra Sinfonica “G. Rossini” diretti da Nicola Giuliani (uno dei direttori più attivi all’estero), insieme con i danzatori del Balletto di Milano di Carlo Pesta. Autore anche degli arrangiamenti della serata, Di Bacco ha realizzato, nel corso della sua prestigiosa carriera, una rilevante attività concertistica esibendosi in più di 1600 concerti in tutto il mondo, mentre il Balletto di Milano è considerato tra le realtà di maggior livello artistico nel nostro Paese e ambasciatore della danza italiana: in questa occasione due coppie di ballerini hanno incarnato l’aspetto più sensuale di questa danza fatta di sguardi, movenze allusive e dense di passionalità, che mimano il rapporto d’amore in tutti suoi aspetti.
L’appuntamento di ieri è stato il primo dei “Concerti di Xanitalia. Sinfonica 3.0” promossi dall’Orchestra. Il 6 luglio prossimo sarà la volta di “Stasera sono qui”: per l’occasione Anna Maria Chiuri (mezzosoprano di levatura internazionale) offrirà un revival delle più celebri canzoni di Mina. Roberto Molinelli reinterpreterà i classici della Tigre di Cremona, mentre i testi di Claudio Salvi, con la recitazione di Fabrizio Bartolucci, accompagneranno l’ascolto.
Infine, il 18 luglio, l’Orchestra al gran completo, il Coro del Teatro della Fortuna M. Agostini diretto da Mirca Rosciani, i solisti Marina Bucciarelli, Clara Calanna, Masahiro Shimba e Enrico Marabelli eseguiranno la Sinfonia n. 9 di Beethoven con la prestigiosa direzione di Daniele Agiman.
Tenetevi in ascolto.
Paola Cecchini