Tensione superficiale: pregiudizio e riscatto nell’opera prima di Aloi

Tra i paesaggi innevati dell’Alto Adige, Michela (Cristiana Dell’Anna) vive in Tensione superficiale la vita di trentenne ragazza-madre e si mantiene facendo la cameriera in un albergo. Ma nel paesino di montagna sul Lago di Resia dove vive l’ex compagno, padre di suo figlio, e dove si è trasferita, la donna si sente una straniera.

Stanca di non essere pienamente accettata, esasperata da turni di lavoro pesanti che le permettono appena di godersi il figlio Tobi e impoverita della paga misera, Michela sceglie di cambiare vita. E per farlo, con l’aiuto dell’amica Anna (Francesca Sanapo), si spinge oltre il confine.

La sera e nei weekend inizia a lavorare come prostituta in SPA e alberghi di lusso dell’Austria, dove l’attività è considerata una professione e, come tale, è tutelata. Mentre si addentra in questo mondo che sembrava tanto distante dalla sua riservatezza e timidezza, Michela, pian piano, acquisisce sicurezza e prende coscienza della propria dignità. Grazie ai soldi che guadagna, diventa persino un punto di riferimento per chi prima la trattava come una serva e adesso, ignaro del suo nuovo lavoro, le chiede aiuto.

Tutto sembra andare per il meglio. Finché, tra i suoi clienti, non compare una persona che la donna conosce. La notizia della sua nuova vita presto fa il giro del paese. Ma la mentalità meschina e piena di pregiudizi del borgo montano in cui abita non sarà sufficiente a spingere Michela a rinunciare al proprio bisogno di riscattarsi come madre e come donna.

Con Tensione superficiale, sua opera prima, il regista Giovanni Aloi affronta temi profondamente attuali con estrema delicatezza e sospendendo ogni giudizio di tipo morale.

La vicenda di Michela, una storia di confine, spinge lo spettatore a confrontarsi con stereotipi e pregiudizi che una società piena di contraddizioni scaglia addosso a una giovane madre che sceglie una professione socialmente inammissibile per realizzarsi in quanto donna ed essere umano.

Aloi non ci dice tutto e subito. All’inzio del film non è chiaro chi sia Michela né chi siano gli altri protagonisti. Non è immediatamente evidente nemmeno che ruolo potrà avere quell’ambientazione così caratteristica. Solo andando avanti tra le sequenze asciutte e prive di fronzoli di Tensione superficiale – dal 18 Febbraio 2021 sulle piattaforme Chili, Rakuten TV e #IORESTOINSALA – si capisce che ci si trova dinanzi ad una storia di riscatto personale e umano, a un racconto che mostra grande rispetto per la figura femminile.

Umiliata ma quanto mai resistente, la Michela di Aloi e le sue scelte non hanno nulla di volgare. Nonostante quello che voglia far credere la società dura e maschilista in cui vive, la donna conserva un’anima candida e ciò, alla fine, le consentirà di rimettere insieme i pezzi di una famiglia distrutta e di affermare con forza la propria esistenza.

 

 

Valeria Gaetano