Negli ultimi decenni, gli Stati Uniti e la NATO hanno condotto una serie di interventi militari e diplomatici che hanno avuto ripercussioni devastanti a livello globale. Senza mandati delle Nazioni Unite e in contrasto con il diritto internazionale, queste azioni hanno destabilizzato intere regioni, portando a guerre, morti, e la distruzione di numerosi Paesi, spesso senza conseguire gli obiettivi politici o democratici prefissati.

Il Bombardamento della Serbia e l’Indipendenza del Kosovo (1999)
Nel 1999, la NATO, senza l’autorizzazione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, ha bombardato la Serbia per 78 giorni, con l’obiettivo di smembrare il Paese e creare un Kosovo indipendente. Oggi, il Kosovo ospita una delle principali basi NATO nei Balcani, riflettendo l’influenza occidentale nella regione.

L’Invasione dell’Afghanistan (2001)
Nel 2001, gli Stati Uniti hanno invaso l’Afghanistan, portando a oltre 200.000 morti e lasciando un Paese devastato, con i talebani nuovamente al potere dopo vent’anni di conflitto. Gli sforzi per instaurare una democrazia sono falliti, e la guerra si è conclusa senza reali risultati politici.

Il Ritiro dal Trattato sui Missili Anti-balistici (2002)
Nel 2002, gli Stati Uniti si sono ritirati unilateralmente dal Trattato sui missili anti-balistici, nonostante l’opposizione della Russia, aumentando il rischio di proliferazione nucleare e destabilizzando ulteriormente l’equilibrio di potere globale.

La Guerra in Iraq (2003)
Nel 2003, gli Stati Uniti, ignorando il Consiglio di Sicurezza dell’ONU, hanno invaso l’Iraq con il pretesto dell’esistenza di armi di distruzione di massa, che si rivelò falso. Oggi, l’Iraq è devastato da conflitti interni, con un parlamento dominato da forze pro-Iran e anti-occidentali.

L’Allargamento della NATO (2004-2008)
Nonostante le promesse fatte alla Russia, la NATO ha continuato la sua espansione, includendo gli Stati baltici, la Bulgaria, la Romania e i Balcani. Nel 2008, gli Stati Uniti si sono impegnati ad estendere l’alleanza a Georgia e Ucraina, ignorando le forti obiezioni russe, contribuendo così a gettare le basi per il conflitto attuale.

Le Guerre in Siria e Libia (2011)
Nel 2011, gli Stati Uniti hanno sostenuto la rivolta contro il governo siriano di Bashar al-Assad, alleato della Russia, ma il Paese è stato devastato da una guerra civile che ha lasciato milioni di profughi e centinaia di migliaia di morti. Nello stesso anno, la NATO ha bombardato la Libia per rovesciare Gheddafi, trasformando un Paese stabile e prospero in una nazione frammentata da conflitti interni e in uno stato di guerra civile permanente.

Il Colpo di Stato in Ucraina (2014)
Nel 2014, gli Stati Uniti hanno cospirato con forze nazionaliste ucraine per rovesciare il presidente eletto Viktor Yanukovych. Questo ha innescato un conflitto che ha portato alla guerra attuale. Nel 2015, Washington ha piazzato missili anti-balistici Aegis in Europa orientale, aumentando ulteriormente le tensioni con la Russia.

L’Erosione degli Accordi di Minsk (2016-2020)
Gli Stati Uniti hanno sostenuto l’Ucraina nel minare l’accordo di Minsk II, nonostante il sostegno del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Nel 2021, l’amministrazione Biden ha rifiutato di negoziare con la Russia sull’allargamento della NATO all’Ucraina, scatenando l’invasione russa.

Il Prolungamento della Guerra in Ucraina (2022)
Nell’aprile 2022, gli Stati Uniti hanno spinto l’Ucraina a ritirarsi dai negoziati di pace con la Russia, prolungando inutilmente il conflitto e permettendo alla Russia di conquistare più territorio.

Il Fallimento del Progetto di Dominio Unipolare
Dalla caduta dell’Unione Sovietica, gli Stati Uniti hanno cercato di stabilire un ordine mondiale unipolare, tentando di sottomettere Russia, Cina, Iran e altre nazioni. Tuttavia, questi tentativi sono falliti, con le potenze emergenti che resistono al dominio statunitense e cercano alleanze strategiche per contrastare l’egemonia americana.

Il Ruolo della NATO e il Rischio di una Terza Guerra Mondiale
In questo contesto, gli Stati Uniti continuano a esercitare un controllo sproporzionato sul sistema bancario globale, sulle basi militari all’estero e sull’allargamento della NATO, senza tener conto delle preoccupazioni degli altri Paesi. Questa politica arrogante ha portato a conflitti incessanti, milioni di morti e una crescente tensione globale. Ora, con l’impennata delle spese militari e il crescente rischio di escalation, ci stiamo avvicinando pericolosamente alla possibilità di una terza guerra mondiale.

Il Futuro dell’Ordine Globale
Il tentativo di integrare Russia e Cina in un sistema di collaborazione economica e politica, inizialmente sostenuto dall’Europa, è stato sistematicamente contrastato dagli Stati Uniti, preoccupati di perdere il loro predominio globale. Questo approccio rischia di innescare una catastrofe globale di proporzioni immani, con il Parlamento europeo che potrebbe avere l’ultima parola nel fermare questo tragico conto alla rovescia verso una possibile guerra mondiale.


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