The Book of Boba Fett: recensione del sesto episodio

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Anche il sesto episodio di The Book of Boba Fett, disponibile su Disney+, in pratica si dimostra, proprio come il quinto, un filler di passaggio verso la terza stagione di The Mandalorian; unica nota positiva: la vagonata di camei.

In pratica non è successo niente, in teoria è successo di tutto. Sì… si dovrebbe dire il contrario, prima in teoria e poi in pratica, ma… così è andata. L’episodio è stato tutto una chiacchierata tra i personaggi “spoiler”, certamente protagonisti delle prossime serie dell’universo Star Wars, i quali tra riflessioni, introspezioni e minacce (sul finale) si sono fatti chi più, chi meno, una bella passerella.

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Questo in pratica è ciò che è successo. In teoria sono state rilasciate una marea di informazioni che mettono certamente l’acquolina in bocca ai fan in previsione del futuro. Non il futuro di The Book of Boba Fett, sia chiaro, del nostro daimyo forse ormai interessa a pochi ora che è riapparso con prepotenza Mando. In un solo episodio rimanente saprà riscattarsi? Magari è proprio questo il segreto della serie. Non essere una serie dipendente la “titolo” e dal protagonista. Perché diciamocelo, se non fosse per le aspettative montate dai vari flashback del suo recente passato il personaggio interpretato da Temuera Morrison risulta piatto, bidimensionale. Uno tra tanti. Ecco, forse è proprio dietro questo “uno fra tanti” che si cela la vera “filosofia” della serie. Chi è Boba Fett? Un clone, un numero seriale.

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L’universo espanso ci ha certamente mostrato cloni esemplari (vedi le serie animate) e Boba, proprio come suo padre, si sta facendo largo nell’universo, guadagnandosi il suo posto, ma… nonostante ciò, l’universo è infinito e l’ex cacciatore di taglie è niente di più che uno dei tanti a provarci. La serie forse serve a farci capire proprio questo: che all’interno di un progetto vasto quanto una galassia come quello che hanno iniziato Disney e Lucasfilm, di cui Jon Favreau si è fatto egregio portavoce, è del tutto inutile affezionarsi a “uno dei tanti”. The Book of Boba Fett è stato allora, se non un tentativo, né più né meno che un promemoria alla vastità dell’universo?

 

Dario Bettati