Torino Comics Horror Fest: Lilith’s Hell

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Torino Comics Horror Fest. Il lungometraggio “Lilith’s Hell”, è uno dei 4 film rimasti in concorso e che presto i torinesi potranno vedere proiettati per la prima edizione di questo festival . Ho chiesto al regista del film Vincenzo Petrarolo di raccontarmi un po’ il suo percorso fino al nostro festival.

Vincenzo ciao, sei contento di questo risultato?

Ciao Alex, si, sono molto onorato, fa sempre piacere ottenere delle riconoscenze, sopratutto quando si fa un lavoro con passione e sacrificio, “Lilith’s Hell” è ormai un opera che sta viaggiando verso una distribuzione americana, il film sarà distribuito in gran parte del mondo e dopo la selezione al Fantafestival 2015 e le buone critiche, siamo arrivati al Torino Comics Horror Fest e questo non può fare altro che piacere!

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Come nasce il tuo film?

Realizzare Il film che in realtà è un mokumentary, è stata un impresa molto ardua da mettere in pratica, volevo sperimentare la regia su un fanfootage sin da quando vivevo negli Stati Uniti, dove questo genere va per la maggiore e non solo nel genere horror. Quindi, appena tornato in Italia, mi misi subito a cercare una sceneggiatura che avesse le caratteristiche del mokumentary e quando conobbi lo sceneggiatore che mi propose un suo progetto, capii che l’idea aveva una commercialità oltre ad essere uno script molto interessante, con una chiave di lettura originale, anche se su un genere ormai abbastanza inflazionato. La particolarità, è che nella sceneggiatura era prevista anche la partecipazione del maestro Ruggero Deodato (ideatore di questo genere) chiamato ad interpretare un cameo nei panni di sé stesso. Davide Chiara, aveva scritto un mokumentary nel mokumentary, quindi la struttura aveva una sua personalità, citando tutti i mokumentary di successo: da “Cannibal Holocaust” a “Rec”.

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Parlami della lavorazione del film.

Il film è stato realizzato in tempi da record, avevamo calcolato 14 giorni e alla fine lo abbiamo terminato in 12, lavorando ininterrottamente per circa 14 ore al giorno, facilitati sicuramente da una monolocation e un cover set a 100metri dalla villa nella quale abbiamo girato, devo dire che la fortuna è stata quella di avere un team di professionisti, sia nel cast artistico che in quello tecnico, anzi approfitto di questa intervista per ringraziarli tutti per lo sforzo sovrumano fatto! Uno dei problemi di base della realizzazione di un mokumentary è la mole incredibile di piani sequenza,  ogni scena andava preparata meticolosamente ciak dopo ciak, i quali duravano una media di 10 minuti l’uno, immaginate lo sforzo inumano per realizzarlo con pochi giorni a disposizione e un budget ridotto.

Come hai scelto gli attori?

La ricerca degli attori è stata molto meticolosa, abbiamo fatto decine di incontri e alla fine abbiamo scelto due attori di metodo e due modelle con velleità attoriali di buon livello, in quanto volevo che il film avesse anche a livello estetico delle donne di bella presenza e devo dire che la scelta di Manuela Vega Stanciu é stata pazzesca, perché credo che Manuela abbia interpretato il ruolo dell’indemoniata egregiamente, risultando veramente credibile. Il lavoro di preparazione alla costruzione dei personaggi e stato molto meticoloso, abbiamo creato delle caratterizzazioni molto interessanti per ogni personaggio.

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Hai diretto il Maestro Ruggero Dedoato, raccontami un po’ come è andata?

Dire che è stato un onore è dir poco, visto che lo stimo sin da quando ero bambino, ma non è stato facile, perché Deodato, nel periodo delle riprese è stato ricoverato in ospedale per un malore e lui da grande professionista qual’ è, ha comunque preparato le battute in ospedale facendosi aiutare dal suo compagno di stanza.  Per partecipare alle riprese, si  è fatto poi dimettere dall’ospedale in anticipo, nonostante il medico lo avesse sconsigliato, quindi un grazie a caratteri cubitali nei confronti di questa leggenda vivente mi pare doveroso, anche perché ho avuto l ‘onore di intervistarlo per gli speciali del Blu Ray del film, una intervista di oltre mezzora fatta a casa sua, intervista nella quale, parliamo del film e del cinema in generale, ma non vi dico altro, guardatevi l’intervista sul Blu Ray (sorride)

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Cosa pensi del cinema horror italiano di oggi?

C’è poco da pensare, perché ormai se ne fa così poco o quasi niente, un peccato perché grazie a maestri come Bava, Argento e Deodato, questo genere si è spostato oltreoceano, e lì, gli americani si sono fatti i soldi, producendo e realizzando tantissimi film. E’ un peccato che in Italia per anni i produttori abbiano prodotto solo commedie, o film comunque di altro genere, ma sembra che in questo ultimo periodo, ci sia una cosiddetta nuova generazione di registi e produttori che vogliono sfidare il cinema di genere internazionale, con progetti low budget di buon livello, e sembra che il mio film sia un esempio….

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Progetti futuri?

Sono in preproduzione da mesi al mio nuovo lungometraggio, un thriller psicologico dal titolo “In The Apartament “, tratta la storia di un attrice americana famosa che si trasferisce a Roma in un appartamento e qui inizia ad essere stalkerizzata da un fan maniaco. Le riprese sono previste per gennaio 2016, abbiamo lavorato tanto a varie revisioni della sceneggiatura con gli sceneggiatori Luis Boccia e Filippo Santaniello, creando uno script veramente di buon livello, competitivo e internazionale, strutturando lo script con uno stile alla ” Hitchcock”, sono veramente soddisfatto del lavoro di scrittura fatto.

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Vincenzo non mi resta che augurarti un “In Bocca Al Lupo” per la tua partecipazione al Torino Comics Horror Fest e per il tuo prossimo film!

Grazie Alex e Viva il Lupo!

Alessandro Cunsolo

Per conoscere il programma del Festival clicca su questo Link: http://www.nerds-it.com/category/horror-fest/