TORINO. LEGA NORD: PROPOSTA DI LEGGE SU CAMPI NOMADI PER RISTABILIRE LEGALITA’ E SICUREZZA

Torino 1 aprile 2015
Conferenza stampa della Lega Nord, questa mattina in Comune a Torino, incentrata su immigrazione e sicurezza. 
 
“La situazione in cui versa  Torino è allarmante – sostiene in apertura Fabrizio Ricca, capogruppo in Sala Rossa – e, come se non bastasse, si è messa di mezzo anche la Corte europea, che prima ha bloccato lo sgombero del campo nomadi di Lungo Stura e poi lo ha autorizzato, chiedendo garanzie per due famiglie che lo occupano abusivamente. Il Comune, che ha bocciato il nostro referendum con il quale volevamo che fosse la cittadinanza ad esprimere la propria opinione sulla presenza dei campi, ha speso 5 milioni di euro per smantellarne mezzo, quello abusivo di Lungo Stura, e stabilizzare, anziché chiudere, l’insediamento di Corso Tazzoli. Questo la dice lunga sulla gestione inadeguata di Fassino e la sua giunta”.
“Il tema sicurezza è molto sentito in città – sottolinea il collega in Consiglio Comunale, Roberto Carbonero -, ma la giunta ha poche idee e molto confuse. Solo la Lega Nord fa proposte concrete e quella sulla regolamentazione dei campi nomadi è tra queste”.
“Campi costantemente sotto controllo – spiega il consigliere regionale Alessandro Benvenuto, firmatario della pdl leghista -, con regole precise a cui ci si deve attenere per poter restare, pagamento di utenze e canoni sono alcune delle misure previste dalla proposta che abbiamo depositato una settimana fa in Consiglio regionale. È necessario mettere rigidi paletti che consentano di monitorare la presenza e le attività dei nomadi che decideranno di sostare nei campi autorizzati, mentre qualunque insediamento illecito dovrà esser chiuso senza alcun indugio. La sinistra ha tentennato per decenni sull’argomento, e i risultati si vedono, ma ora c’è bisogno di una regolamentazione chiara ed efficace”.
“Non è accettabile – rimarca Toni Iwobi, responsabile federale del dipartimento Immigrazione e Sicurezza della Lega Nord – che esistano Comuni che pagano le bollette di luce, acqua e gas ai Rom.  Così come esistono i diritti tanto acclamati dai nomadi e dalla sinistra, devono esistere anche dei doveri”.
“La regolarizzazione dei campi – conclude Iwobi – è anche finalizzata a garantire la sicurezza dei Torinesi e dei loro beni e a ristabilire una legalità, senza la quale i paesi civili non possono esistere”.
Giorgia Rapello