Dopo aver reso nuovamente disponibili in home video La casa 3 di Umberto Lenzi e La casa 4 di Fabrizio Laurenti, Mustang Entertainment (www.cgentertainment.it) lancia su supporto dvd La casa 5, prodotto come le due precedenti pellicole dalla Filmirage di Joe D’Amato alias Aristide Massaccesi e anch’esso del tutto estraneo alle vicende narrate ne La casa e La casa 2 di Sam Raimi.
Un tassello che, approdato nelle nostre sale cinematografiche nell’estate del 1990, porta la firma del Clyde Anderson che altri non è che il Claudio Fragasso in seguito fattosi conoscere soprattutto grazie all’action movie Palermo Milano solo andata.
Il Claudio Fragasso che anche in altri casi ebbe a che fare con questa tipologia di operazioni lanciate come falsi sequel di grossi successi americani, considerando che nello stesso periodo collaborò ad un Terminator 2 di Bruno Mattei e realizzò un Non aprite quella porta 3, in realtà imitazione made in Italy del franchise Nightmare e non della saga riguardante Leatherface e la sua famiglia di cannibali.
Il Claudio Fragasso che, affiancato come sempre in fase di sceneggiatura dalla fida Rossella Drudi, con La casa 5 – circolato all’estero come Beyond darkness – si distacca, però, dagli stilemi da slasher movie che avevano caratterizzato i due film di Lenzi e Laurenti per evitare il sensazionalismo tipico degli omicidi fantasiosi ed abbracciare, invece, il filone demoniaco-esorcistico.
Quindi, stavolta niente corpi divisi a metà o labbra cucite in maniera dolorosamente impressionante tramite ago e filo, in quanto la circa ora e mezza di visione prende avvio dal momento in cui, nei panni di un sacerdote, il David Brandon di Deliria incontra il demonio nella cella di una donna condannata a morte per aver ucciso dei bambini e, in seguito, abbandona la tonaca.
Circa ora e mezza di visione il cui protagonista è un pastore protestante dalle fattezze di Gene LeBrock, il quale va a vivere insieme alla moglie incarnata dalla Barbara Bingham dell’ottavo Venerdì 13 e ai due figli piccoli in una nuova abitazione che non tarda a lasciar manifestare le malefiche presenze che vi albergano.
Figli interpretati da Theresa Walker e dal Michael Stephenson che il cineasta romano diresse anche in Trolls 2, qui destinato ad essere rapito da misteriosi esseri che escono dai muri dell’abitazione.
Man mano che, in mezzo a streghe e, come già accennato, esorcismi, è in particolar modo la cupa e avvolgente atmosfera a dominare la lenta evoluzione de La casa 5, anticipatore sotto certi aspetti del Darkness di Jaume Balagueró e rientrante tra gli ultimissimi esempi in fotogrammi di una magica e purtroppo tramontata epoca in cui la celluloide tricolore non era rappresentata in maniera esclusiva da drammi sociali e rassicuranti commedie a base di volti noti della risata da piccolo schermo.
Con il trailer ad occupare la sezione extra del disco.
Francesco Lomuscio
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