Torna in dvd La romana con Gina Lollobrigida

Tra le innumerevoli dive del nostro cinema è stata una delle prime a farsi strada nel mondo dell’intrattenimento, con il suo prorompente fascino e quel certo carisma da popolana, offrendo alla Settima arte degli anni Cinquanta una figura femminile capace di rivoluzionare l’immagine della donna fascinosa. Stiamo parlando di Gina Lollobrigida, attrice che non ha bisogno di presentazioni, nativa di Subiaco e il cui nome risuona nel corso dei decenni nella nostra cinematografia, con tanto partecipazioni internazionali (tra le molte Fanfan la Tulipe, Salomone e la regina di Saba, Buonasera,signora Campbell).

Ma, per una interprete del suo calibro, mai titolo fu più emblematico de La romana di Luigi Zampa, tratto dall’omonimo romanzo di Alberto Moravia nel 1954 e arrivato dopo il successo del dittico brillante costituito da Pane, amore e fantasia e Pane, amore e gelosia e destinato a rivelare con occhio incisivo il lato drammatico della Lollo nazionale.

Lollo calata in questo caso nei panni di Adriana Silenzi, bellissima ragazza della Roma degli anni Trenta che vive nella povertà insieme alla madre (Pina Piovani) e che, per guadagnare qualcosa, fa da modella ad un creativo scultore. Fino al momento in cui conosce Gino (Franco Fabrizi), autista al soldo di una ricca famiglia, innamorandosene dopo un forte corteggiamento da parte di lui. Un amore che, purtroppo, non si rivela essere unico come la giovane pensava, intraprendendo di conseguenza un tenore di vita da accompagnatrice per individui ricchi e benestanti; tra i quali il gerarca fascista Astarita (Raymond Pellegrin), che si invaghisce di lei. La sua esistenza arriva quindi ad alternarsi tra sentimenti tormentati e drammi esistenziali, provando anche qualcosa di profondo nei confronti di uomini forti come l’idealista Mino (Daniel Gélin).

Ttitolo molto discusso, ai tempi della sua uscita, a causa delle argomentazioni affrontate e della procace presenza di una Lollobrigida sempre bellissima, La romana segna innanzitutto la collaborazione di nomi forti come il regista Zampa – che non era solo un artigiano della commedia come il film dimostra – e, appunto, Moravia, che per volere del regista stesso è stato coinvolto in fase di sceneggiatura (stesa, tra gli altri, da Giorgio Bassani e dal grande Ennio Flaiano), visto che il materiale d’origine sarebbe stato difficile da trasporre senza l’aiuto del noto scrittore.

Il risultato è un lungometraggio che aleggia tra il romanzato melò e il grande cinema in bianco e nero, mostrando la faccia di un’Italia che fu, attraverso una trama a base di di amori e ossessioni di una figura emblematica e iconica quale è Adriana: un personaggio forte che sembra costruito appositamente sulla presenza di un’allora lanciatissima Lollobrigida, il cui fascino e la sua mimica pulsano grande credibilità nella caratterizzazione di questa potente protagonista. Non indifferente, poi, il contributo tutto maschile di un pugno di attori come Gélin, Fabrizi e Pellegrin, cui si aggiungono le presenze di Renato Tontini nel ruolo panni del minaccioso Primo Sonzogno e di Riccardo Garrone in quelli di un amico di Mino.

Edito in dvd da Mustang Entertainment (www.cgentertainment.it), con quattordici minuti di intervista a Fabrizio Zampa, figlio del regista Luigi, e due di presentazione dell’epoca.

 

 

Mirko Lomuscio