Dopo Chi ha incastrato Babbo Natale?, tramite cui nel 2021 ha provveduto a fondere risata partenopea e magia delle feste natalizie, il napoletano Alessandro Siani torna davanti e dietro la macchina da presa per proseguire il suo discorso di commedia a sfondo favolistico che promette comicità e buoni sentimenti attraverso Tramite amicizia.
E, con un plot che punta alla solarità della leggerezza esistenziale, è lo stesso Siani a vestire i panni di Lorenzo, il quale ha fatto della confidenza un business, visto che svolge un’attività particolare votata a far felici altri sconosciuti a buon prezzo: si fa pagare per essere temporaneamente amico di determinati clienti che vivono in solitudine, consigliandoli e sostenendoli nei momenti più difficili.
Una dote professionale che si rivela importante per l’esito di un gruppo di lavoratori di un’industria dolciaria che rischiano di perdere l’impiego nella fabbrica quando il padrone, il ricco imprenditore Alberto (Max Tortora) è in procinto di vendere tutto. Lavoratori tra cui troviamo il marito di Filomena (Maria Di Biase), cugina di Lorenzo, il quale, venuto a sapere della solitudine che affligge Alberto, decide di coinvolgere il parente per farlo diventare suo amico e convincerlo a non cedere l’attività. Un’impresa in cui Lorenzo si lascia coinvolgere affiancato dalla musicista ambulante Maya (Matilde Gioli), che sarà d’aiuto per raggiungere l’obiettivo.
Con Tramite amicizia, quindi, Siani cerca di regalare un prodotto che funga da antidepressivo, ma, come sempre nelle opere che dirige e interpreta, il risultato finale si alterna tra pregi e difetti. Infatti è impossibile non avvertire un andamento narrativo a dir poco altalenante che sembra testimoniare come l’operazione non riesca mai a focalizzare bene quale direzione prendere, gettando nel calderone partecipazioni gratuite solo per accattivarsi un vasto pubblico italiano (si pensi alla Gioli, per nulla fondamentale all’economia della storia).
Di buono, però, abbiamo una apprezzabile sincerità d’animo che punta alla leggerezza e alla facile morale per un prodotto votato ad intrattenere nella sua ora e mezza circa di durata; mentre all’interno nel cast professionale e variegato (ci sono anche Debora Villa, Pippo Santonastaso, Cecilia Dazzi) spicca di sicuro un Tortora in forma, capace di differenziarsi nella mole di performance qui fini a se stesse.
Meno peggio della sopra menzionata precedente fatica sianiana, Tramite amicizia rimane un titolo riuscito a metà. Un risultato che nel suo cinema può considerarsi anche più che appagante.
Mirko Lomuscio
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