Un Tipo Atipico: intervista ad Ivan Cattaneo

ivan cattaneo

Un Tipo Atipico: tributo ad Ivan Cattaneo, è il doppio album uscito su tutte le piattaforme digitali il 25 agosto 2015 e il 18 settembre 2015 in tutti i negozi di dischi: noi di Mondospettacolo abbiamo incontrato l’artista a cui questo regalo in musica è destinato, lo abbiamo incontrato per parlare del disco ma anche dell’uomo Ivan: ne è venuta fuori una piacevolissima chiacchierata.

Ben trovato Ivan, come stai?

Bene e grazie per questa opportunità, per questa chiacchierata: inizio subito col mandare un caloroso abbraccio a tutti i vostri lettori!

Un periodo, questo, di grandi impegni per te: parliamo di “Un Tipo Atipico”, un doppio album che ha visto riuniti moltissimi grandi nomi, un autentico tributo ad Ivan Cattaneo…

Sicuramente é un regalo bellissimo, una straordinaria sorpresa, con tutti questi artisti che, come hai appena detto tu, si sono cimentati nell’interpretazione dei mie brani da cantautore, una celebrazione del mio lato oscuro, quindi un doppio tributo, come Ivan Cattaneo e come cantautore, un lato, questo, che in molti non conoscono…

Vuoi farci qualche nome degli artisti coinvolti?

Sono numerosi, alcuni più famosi, altri più giovani: solo per citarne alcuni abbiamo Garbo, Susanna Parigi, Naif Herin e Roby Rossini…

Ivan, tu appari poco in tv, ultimamente…

E menomale (ride), non ci tengo particolarmente, soprattutto perché ultimamente, soprattutto con i talent show, ti obbligano a fare quello che vogliono loro: la mia ultima esperienza televisiva è stata Domenica In, con Paola Perego e Pino Insegno, che non erano mai d’accordo su niente, una esperienza tragicomica, un pollaio catodico, lo definirei, specie perché andavo a fare qualcosa che in realtà non mi interessava, come, ad esempio, cantare canzoni di altri, seppur di artisti che apprezzo molto, ma comunque non avevo la possibilità di fare nulla di mio…

Quali sono, Ivan, secondo te, le qualità che un giovane artista, un cantante agli esordi, dovrebbe possedere per emergere?

Unicità, è questa la parola magica, essere se stessi, anche meno bravi ma sé stessi…

Ivan Cattaneo 2

Non tutti sanno che tu non sei solo un cantautore ed un interprete, ma sei anche un pittore…

Mi sono diplomata al liceo artistico, e all’epoca, con il diploma, avrei potuto subito insegnare Storia dell’Arte, invece sono partito e sono andato a Londra, prendendo una strada completamente differente… In realtà ho sempre dipinto, tanto è vero che Nanni Ricordi quando mi scoprì, dopo aver inventato il termine cantautore, voleva lanciare con me il cantapittore ma non ha funzionato perché la canzonetta funziona di più, è più facile che diventi popolare, mentre la pittura è qualcosa di ben più elevato, non facilmente fruibile da tutti…

La copertina del doppio cd “Un Tipo Atipico” è tua?

Sì, io ho sempre dipinto fin da bambino, anche questa copertina è una mia opera..

Ricordiamo che nella copertina ci sei tu in bianco e nero e l’unica nota di colore è data dal cerotto che hai sulla guancia: cosa intendevi esprimere con questa immagine?

Sono le ferite della vita, nel lavoro e nell’amore:questo sono io, oggi, un uomo con le cicatrici…

Il messaggio della tua opera è quello di portare le proprie cicatrici con eleganza e disinvoltura, come si dice, “a testa alta”.

Sicuramente il carattere è fondamentale perché questo accada, e non è affatto semplice… Spesso proprio le mie colleghe donne sono più in difficoltà, perché tollerano le cicatrici della vita in misura minore…

Ivan, siamo alla conclusione della nostra intervista: lascia un messaggio ai nostri lettori…

Vi mando un augurio splendido, di tante cose belle!!

Ilaria Grasso

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