Nel mondo dello spettacolo, ci sono talenti che brillano fin dall’inizio della loro carriera, e Cloe Romagnoli è certamente uno di questi. In questa intervista esclusiva per “Mondospettacolo”, esploriamo il percorso straordinario di Cloe, una giovane attrice che ha iniziato la sua carriera nel mondo della moda per poi passare con successo alla recitazione. Dalla scoperta fortuita per strada al suo primo ruolo televisivo in “Un passo dal cielo”, fino alla sua affermazione nel mondo del cinema con ruoli significativi come quello di Flam in “Braccialetti Rossi”, Cloe condivide con noi le sue esperienze, le sfide affrontate e i sogni per il futuro. Un racconto di crescita professionale e personale, arricchito dalla collaborazione con artisti del calibro di Paola Cortellesi, che ci rivela la determinazione e la passione di una giovane artista pronta a lasciare il segno nel panorama cinematografico italiano.

Cloe Romagnoli, benvenuta su “Mondospettacolo”. Hai iniziato la tua carriera molto giovane nel mondo della moda. Puoi raccontarci com’è stato essere scoperta per strada e come ti sei sentita quando hai ottenuto il tuo primo ruolo in “Un passo dal cielo”?

Quando le ragazze dell’agenzia mi hanno incontrato “per strada” ero molto piccola e di conseguenza non ero ben consapevole di ciò che stesse accadendo. Ricordo però l’emozione unica di quando, dopo aver fatto il provino, mia mamma mi disse che ero stata scelta per il ruolo in “Un passo dal cielo 2”. Ricordo che ero emozionatissima e iniziai a saltare per tutta casa.

Dopo aver lavorato come modella per vari marchi famosi, hai deciso di intraprendere la strada della recitazione. Quali sono state le principali sfide che hai dovuto affrontare nel passaggio dalla moda alla recitazione?

Credo che la maggiore differenza tra la moda e la recitazione sia che la moda impiega al massimo qualche giorno mentre la registrazione di un film può durare anche molti mesi. Nel passaggio dalla moda alla recitazione la sfida maggiore che ho incontrato è stata quella di stare al passo con la scuola, dovevo riuscire a seguire il programma senza però frequentare le lezioni; infatti ogni sera, dopo aver girato, mi facevo mandare ciò che facevano a scuola e studiavo.

 Il ruolo di Flam in “Braccialetti Rossi” è stato molto importante per la tua carriera. Quanto è stato significativo per te interpretare questo personaggio e come ha influenzato la tua crescita professionale e personale?

Per quanto riguarda la recitazione il ruolo di Flam è stato molto importante perché ho imparato ad essere più naturale e a interpretare ogni tipo di scena, da quella triste a quella comica. Forse però il ruolo di Flam è stato utile ancora più che nella recitazione, nella vita. Infatti ho avuto la possibilità di collaborare con una famiglia di non vedenti (conoscendo molti aspetti della loro vita), e recitare una bambina cieca mi ha aiutato a comprendere come ognuno possa trovare il bello anche nelle cose negative.

Hai avuto l’opportunità di lavorare con Paola Cortellesi nel film “La befana vien di notte”. Com’è stata questa esperienza e cosa hai imparato collaborando con un’attrice così affermata?

Collaborando con una grande attrice come Paola Cortellesi, oltre all’emozione di poter lavorare con una persona verso cui provo grande stima, ho compreso l’importanza della semplicità di una persona anche quando si parla di una “fuoriclasse” come lei. Infatti Paola si è sempre mostrata gentile e disponibile con tutti anche fuori dal set.

Guardando al futuro, quali sono i tuoi obiettivi professionali nel mondo dello spettacolo? Ci sono particolari ruoli o progetti che sogni di realizzare?

In futuro spero di poter continuare a lavorare nel mondo del cinema, di cui sono fortemente appassionata. Ovviamente il piano A è quello di diventare attrice ma mi interesserebbe anche fare la regista. Se il mio sogno si dovesse avverare, spero di poter interpretare un ruolo in un film horror in futuro!

Cloe Romagnoli, benvenuta su “Mondospettacolo”. Hai iniziato la tua carriera molto giovane nel mondo della moda. Puoi raccontarci com’è stato essere scoperta per strada e come ti sei sentita quando hai ottenuto il tuo primo ruolo in “Un passo dal cielo”?

Quando le ragazze dell’agenzia mi hanno incontrato “per strada” ero molto piccola e di conseguenza non ero ben consapevole di ciò che stesse accadendo. Ricordo però l’emozione unica di quando, dopo aver fatto il provino, mia mamma mi disse che ero stata scelta per il ruolo in “Un passo dal cielo 2”. Ricordo che ero emozionatissima e iniziai a saltare per tutta casa.

Dopo aver lavorato come modella per vari marchi famosi, hai deciso di intraprendere la strada della recitazione. Quali sono state le principali sfide che hai dovuto affrontare nel passaggio dalla moda alla recitazione?

Credo che la maggiore differenza tra la moda e la recitazione sia che la moda impiega al massimo qualche giorno mentre la registrazione di un film può durare anche molti mesi. Nel passaggio dalla moda alla recitazione la sfida maggiore che ho incontrato è stata quella di stare al passo con la scuola, dovevo riuscire a seguire il programma senza però frequentare le lezioni; infatti ogni sera, dopo aver girato, mi facevo mandare ciò che facevano a scuola e studiavo.

 Il ruolo di Flam in “Braccialetti Rossi” è stato molto importante per la tua carriera. Quanto è stato significativo per te interpretare questo personaggio e come ha influenzato la tua crescita professionale e personale?

Per quanto riguarda la recitazione il ruolo di Flam è stato molto importante perché ho imparato ad essere più naturale e a interpretare ogni tipo di scena, da quella triste a quella comica. Forse però il ruolo di Flam è stato utile ancora più che nella recitazione, nella vita. Infatti ho avuto la possibilità di collaborare con una famiglia di non vedenti (conoscendo molti aspetti della loro vita), e recitare una bambina cieca mi ha aiutato a comprendere come ognuno possa trovare il bello anche nelle cose negative.

Hai avuto l’opportunità di lavorare con Paola Cortellesi nel film “La befana vien di notte”. Com’è stata questa esperienza e cosa hai imparato collaborando con un’attrice così affermata?

Collaborando con una grande attrice come Paola Cortellesi, oltre all’emozione di poter lavorare con una persona verso cui provo grande stima, ho compreso l’importanza della semplicità di una persona anche quando si parla di una “fuoriclasse” come lei. Infatti Paola si è sempre mostrata gentile e disponibile con tutti anche fuori dal set.

Guardando al futuro, quali sono i tuoi obiettivi professionali nel mondo dello spettacolo? Ci sono particolari ruoli o progetti che sogni di realizzare?

In futuro spero di poter continuare a lavorare nel mondo del cinema, di cui sono fortemente appassionata. Ovviamente il piano A è quello di diventare attrice ma mi interesserebbe anche fare la regista. Se il mio sogno si dovesse avverare, spero di poter interpretare un ruolo in un film horror in futuro!


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