Narrare della lunga carriera di Luis Fernandez de Eribe significa parlare di un personaggio dello spettacolo che ha amato il cinema da giovanissimo.

Tra i tanti film in cui ha lavorato si annovera il celebre “Il buono, il brutto e il cattivo” del 1966 e poi “Bajo un manto de estrellas”, “Les Coups du Destin” del più vicino anno 2018, e… 

Ma la lista è lunga, così come i famosi colleghi con cui ha vissuto esperienze uniche.

A questo punto, chi meglio di lui può descrivere la sua operatività?

È così che nasce l’intervista all’energico, versatile ed espressivo attore internazionale Luis Fernandez de Eribe, alle prese con interpretazioni differenti, dalla commedia al drammatico a ruoli comici. Le proiezioni nelle sale emozionano il pubblico e l’emozione ci ricorda quanto è preziosa l’arte visiva.

Come hai iniziato a lavorare nel cinema?

A 13 anni ho iniziato a lavorare nel cinema per la prima volta, realizzando uno spot televisivo e dei manifesti per un prodotto farmaceutico. A 16 anni ho recitato nel leggendario lungometraggio “IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO”, interpretando il ruolo del soldato Casaca, diretto da Sergio Leone, e da allora è iniziata la mia vita teatrale, coniugando gli studi in Ingegneria Chimica con le mie passioni artistiche. A 22 anni ho studiato Arte Drammatica, Musica e Doppiaggio…

Hai recitato in molti film. Potresti elencarli per i lettori di Mondospettacolo? 

È una lista enorme. Più di 700 titoli elencati su IMDb.

Cosa ti motiva a dare il massimo?

Beh, onestamente, è il mio cuore a guidare i progetti che intraprendo. Non mi interessa se sono retribuiti o meno… e sai che avevo intenzione di farne uno con te. QUANDO GIRIAMO? Tutti i progetti sono interessanti, grandi o piccoli. Dobbiamo dare vita all’arte. Non si tratta sempre di riempirsi le tasche. Certo, so che lo dico perché sono un ingegnere chimico in pensione, ma devo dire che l’arte, in qualsiasi forma, è accessibile a tutti.

Cosa provi quando reciti?

Un’immensa felicità. La mia frase quando mi chiamano e mi chiedono “Come stai?”… la risposta è: LAVORARE E DIVERTIRMI. Molte persone non capiscono che si può godere del proprio lavoro, ma è così. Quando sei nel tuo elemento, il tempo vola, mentre se sei infelice… il tempo rallenta, molto lentamente, e la stanchezza raddoppia o triplica.

Hai dei sogni che vuoi ancora realizzare? 

I sogni sono solo sogni. È un detto internazionale. Il sogno più grande è svegliarsi ogni giorno con un’agenda piena di progetti qua e là. Viaggiare in città e paesi diversi e incontrare nuove persone, imparare nuovi metodi e fare nuove amicizie. Non svegliarsi mai dal sogno. Che la vita stessa sia un sogno. LUNGA VITA ALL’ARTE, IN QUESTO CASO, AL CINEMA.

Redattrice Sonia Bianchera


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