C’è chi di notte dorme, e chi invece scrive, pensa, corre, ama, crolla. BOHRIS appartiene da sempre a questa seconda categoria, e il suo nuovo singolo “Una scusa”, uscito il 27 giugno, è l’ennesima prova di quanto la notte possa diventare un luogo da raccontare — o da cui fuggire.

BOHRIS – Una Scusa
Questa volta, però, BOHRIS cambia prospettiva. Non più la notte come rifugio, come zona franca dai pensieri del giorno, ma come spazio carico di tensioni e ombre da cui si sente il bisogno di evadere. “Una scusa” è il tentativo di inventarsi una via d’uscita, anche solo temporanea, anche solo con una canzone.
Insieme a GODO, che firma anche la produzione, BOHRIS ci regala un brano pop-elettronico dallo spirito notturno, danzante ma mai superficiale. C’è una malinconia leggera, quasi impercettibile, che si insinua tra le pieghe del beat e resta lì anche quando la canzone finisce.
Il testo è semplice ma diretto, pieno di immagini quotidiane che sanno di realtà vissuta: bottiglie vuote, sigarette lasciate a metà, paranoie che crescono nel silenzio. E poi sogni, che restano lì a ricordarci che c’è sempre qualcosa da inseguire, anche se serve “una scusa” per farlo.
BOHRIS riesce ancora una volta a parlare a chi si sente sospeso tra il bisogno di sentire e quello di sparire per un po’. Ed è proprio in questo equilibrio fragile che il brano trova la sua forza.
Ascoltalo se sei in cerca di qualcosa che ti capisca, anche solo per tre minuti.
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