Per ispirare esteticamente Biagio Arixi ,per il suo libro Strega Borghese è bastata una riflessione su tutta la bellezza inquieta di Salomè Da Silva modella e attrice e vera ultima rivelazione teatrale italiana ( in scena al Teatro delle Muse il 5 dicembre con Enrica La Tradita per la regia di Francesca Berger ). Lei la bellissima e enigmatica Salomè è stata la musa di fascino di questo incredibile scrittore, come una novella Laura del Petrarca ha dato anima, misteri e fattezze reali al magico soffio dell’arte di Arixi.
La bellezza accompagnata dal mistero occulto, le tradizioni sarde oscure e magnetiche, la carnalità spregiudicata degli isolani sono gli ingredienti scottanti di “Strega borghese “ edito da Milena Edizioni. Definito scrittore scandalo Arixi è celebre a livello letterario per la “trilogia scarlatta “sulla chiesa dove ha profetizzato inquietanti inchieste odierne.
Biagio Arixi come poeta è stato sostenuto dai grandi come Moravia, Bevilacqua , Maria Luisa Spaziani e Dario Bellezza che lo defini negli ottanta” il più grande poeta italiano”.
Biagio in questo libro parli di stregoneria spaziando dal mistero, all’antropologia e tanta carnalità, perché hai parlato proprio di una strega?
Ho parlato di Carmen sui ricordi della mia infanzia in Sardegna, ricordo di donne che si diceva parlassero con gli spiriti. Io dopo aver visto l’Esorcista rimasi sconvolto, figurati… La strega è un qualcosa di comune a tanti di noi è un personaggio della memoria in ogni luogo e in ogni anima . Io ho parlato di figli frati, parroci, suore . Ricordiamo che il libro è il sequel di Strega Plebea . Da piccolo in casa avevamo un pozzo era la fonte delle mie ansie di bambino, io avevo paura a guardare il fondo scuro del pozzo. La mamma quando si arrabbiava ci diceva che si andava a buttare nel pozzo e tanto che lo abbiamo riempito di terra per tranquillizzarmi . Carmen la mia protagonista legge proprio le acque torbide…..
Tu prima di altri sei diventato il ROGER PEYREFITTE italiano, nella trilogia scarlatta hai parlato dei lati torbidi e inquietanti di una certa chiesa. Ma molto prima circa vent’anni prima .Perchè?
Sono nato nel 43 in una famiglia col papà comunista , dunque siccome ero lontano dalle lusinghe ecclesiastiche e guardavo ai chierichetti, tutti cocchi di buona famiglia con invidia. Feci un percorso personale per star con questi giovani privilegiati e mi regalarono un cappotto da sfoggiare ad una gara coi chierichetti . Inciampai in una pozzanghera e caddi nel fango . lascia il cappotto per terra ma vinsi quella gara lo stesso e presi per questa l’ultimo abbraccio di mio padre , che malato morì’ poche ore dopo.
Seio stato un grande JET Setter tra le donne celebri che hai frequentato hai trovato qualche strega, inteso come donna magica per magnetismo e sapienza?
Maria Rosaria Omaggio, abbiamo festeggiato le nozze d’argento di amicizia. Fu subito un’amicizia a pelle .Lei poi con questi occhi bellissimi indagatori ti faceva sentire privilegiato ma a tratti a disagio nel guardarti. Lei davvero ti dice delle cose che poi accadono. Lei ha scritto un grande libro sui poteri curativi delle pietre. A Cagliari lesse le poesie mie “i ragazzi di Cagliari” davanti alla telecamera , aveva previsto un successo e così fu .Tutti furono ammaliati dai suoi occhi e mimica e la presenza scenica di Rosaria bucava la telecamera da grande attrice. Una strega si, ma di sapienza e fascino tutt’ora.
Hai frequentato attori di cinema, teatro, scrittori, cantanti ma quando si spengono le luci hai trovato più crudeltà o innocenza?
Devo dire che ho trovato anche tanta umiltà di grandi attori, poi pure arrivisti e starlet arrivate dalla provincia con frequentazioni obbligate controvoglia e altre più navigate all’arrembaggio. Ad una festa c’era l’ex di carolina di Monaco Philippe Junot alcune donne di spettacolo si buttarono addosso a lui quella sera letteralmente, ti ho detto tutto.
I grandi si son occupati della Tua poetica , vuoi ricordarne qualcuno?
. Tanti grandi mi hanno dato il loro appoggio culturale disinteressato. Domenico Rea, (Ninfa Plebea)mi disse tu sei il poeta dell’oggi. Squarotti o Milena Milani mi dissero cose meravigliose paragonandomi a Sandro Penna o Umberto Saba. Bevilacqua disse che avevo un occhio artistico rivelatore alla Bunuel.
L’America finalmente si sta accorgendo del valore dei tuoi scritti e delle tue narrazioni avvincenti. Ce ne parli’?
Salomè Da Silva Ho scritto sempre quello che piaceva a me ma Figlio di Vescovo è degli anni ottanta , era molto avanti come tematica. Un attore giovane simpaticissimo Luca della Valle che era un caro amico negli ottanta mi diceva sempre ”Biagio sono dei film i tuoi libri” .Ora è diventato produttore di Coppola e mi ha chiamato affettuosamente e detto che stava rileggendo i miei libri e che Peccati Scarlatti, Figlio di Vescovo e Il riflesso son il top della scrittura dei 90.Ho fatto un copyright di ferro perché mi ha assicurato che son assolutamente fruibili come film meravigliosi sull’arcaismo della Sardegna e sull’Italia.
Hai dato molto alla cultura italiana, Strega Borgese è la consacrazione ultima , ma tu in che momento sei ?
Di Sicurezza e riflessione, la vita mi ha dato tanto ma voglio tornare da dove son partito la mia magica Sardegna.
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