Ci sono album che riescono a superare le barriere culturali e linguistiche, che sembrano nati per un pubblico senza confini. Unalome, il primo EP dei Bfolk Brothers, è uno di questi lavori. Questo trio ha creato un prodotto musicale che suona incredibilmente internazionale, con uno stile folk che strizza l’occhio alle grandi tradizioni americane ma senza mai perdere un’identità autentica.
BFolk Brothers – Unalome
Il folk dei Bfolk Brothers non è puro né rigido, ma si mescola con influenze country, soul e rock, dando vita a un suono che è allo stesso tempo familiare e fresco. Ogni traccia dell’EP racconta una storia e lo fa con un’intensità che colpisce fin dal primo ascolto. Brani come Prayer hanno una forza ruvida e potente, mentre So I Dance e Feel The Country portano leggerezza e spensieratezza con un ritmo che ti trascina senza chiedere il permesso.
E poi c’è Unalome, la title track, che rappresenta il cuore pulsante di questo progetto. È un brano profondo, riflessivo, con un testo che sembra sussurrarti all’orecchio. Qui si percepisce tutta la maturità artistica della band, la loro capacità di costruire un’emozione attraverso ogni singola nota.
Quello che colpisce ascoltando questo EP è la qualità della produzione e la naturalezza con cui i Bfolk Brothers maneggiano un linguaggio musicale che sembra avere radici lontane. È impossibile non immaginare queste canzoni risuonare nei grandi festival folk americani o in qualche accogliente club londinese. Probabilmente, all’estero questo trio riceverebbe il riconoscimento che merita, perché la loro musica ha quel respiro internazionale che qui, a volte, viene sottovalutato.
Unalome non è solo un buon EP: è un esempio di come la passione e la dedizione possano trasformare delle canzoni in storie universali. I Bfolk Brothers hanno qualcosa di speciale, e questo lavoro ne è la prova. Sarebbe un peccato non dare loro lo spazio che meritano, perché la loro musica è fatta per viaggiare, attraversare confini e toccare anime lontane.
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