Uncharted: tra Indiana Jones e Tomb Raider

Uncharted 3

Prodotto dalla Columba Pictures, per la regia di Ruben Fleischer, Uncharted è basato su una delle serie di videogiochi più vendute e acclamate dalla critica.

Il film presenta al pubblico il giovane e furbo Nathan Drake (Tom Holland) nella sua prima avventura alla ricerca del tesoro insieme all’arguto partner Victor Sullivan (Mark Wahlberg).

Uncharted 1

In un’epica avventura piena di azione che attraversa il mondo intero, i due protagonisti partono alla pericolosa ricerca del “più grande tesoro mai trovato”, inseguendo indizi che potrebbero condurli al fratello di Nathan, scomparso da tempo.

Forse trasportare sul grande schermo un videogioco è molto più semplice rispetto ad un libro, in effetti la storia recente è piena di buoni risultati, come ad esempio Tom Raider e Resident evil. Uncharted si mantiene pienamente su questa linea, risultando un film estremamente gradevole da vedere col giusto mix di action e performance attoriali, permettendoci ancor di più di apprezzare, dopo la recente trilogia di Spider-Man, le qualità di Tom Holland; il quale sembra indubbiamente nato per questo genere e perfettamente capace, di nuovo, di amalgamarsi, senza perdersi o farsi mettere da parte, in un cast corale con nomi di livello.

Il lungometraggio presenta tantissimi punti a suo favore, partendo proprio da un utilizzo estremamente equilibrato degli effetti speciali che, non essendo mai eccessivi o esagerati, non risultano un elemento di distrazione da una trama che, ogni tanto, potrebbe apparire difficile da seguire. In fondo Uncharted è tutta una “scatola cinese”, fatto di enigmi, prove, percorsi e labirinti. Questo è un bene!

Il montaggio, altro punto a favore, come del resto la fotografia, infatti, sembrano quasi proiettare lo spettatore in quelle che sono le atmosfere del videogioco dal quale trae ispirazione, riuscendo probabilmente a soddisfare anche i maggiormente affezionati alla saga videoludica, nonché coloro che si aspettavano un Indiana Jones 2.0. Forse proprio Holland avrebbe potuto raccogliere cappello e frusta? Magari si è “bruciato”, ma anche nelle vesti di Nathan Drake, se queste sono le premesse,  non c’è da dubitare che possa lasciare il segno.

 

 

Dario Bettati