Intervista esclusiva su Mondospettacolo: musica, cinema e impegno sociale raccontati dalla straordinaria artista e attivista.

Valeria Altobelli è una figura poliedrica nel panorama artistico internazionale, capace di spaziare tra musica, teatro, cinema e impegno sociale con una passione e una dedizione rare. Con una formazione accademica che include lauree in Giurisprudenza e specializzazioni in Relazioni Internazionali, Valeria ha saputo coniugare la profondità del sapere con la creatività dell’arte. Riconosciuta a livello globale per il suo talento e il suo impegno, è stata protagonista di progetti che hanno toccato cuori e sensibilità in tutto il mondo. In questa intervista esclusiva, racconta a Mondospettacolo la sua straordinaria carriera, le sue aspirazioni e i messaggi che guida attraverso l’arte.


Introduzione e Carriera

Valeria, hai iniziato il tuo percorso artistico sin da giovanissima, studiando musica e teatro. Cosa ti ha spinto ad abbracciare un percorso così poliedrico nel mondo dell’arte e della cultura?

“Per me la cultura è l’unica vera via possibile per la libertà. Sono una sostenitrice ed amante della cultura classica, faccio parte di gruppi di latinisti e grecisti, sono nel mondo dell’opera e della lirica, della musica jazz e classica. Credo che oggi più che mai la ‘nicchia’ sia l’unica fonte di ispirazione. Ciò che è classicamente bello resta bello per sempre.”

La tua formazione accademica è eccezionalmente variegata, con lauree in Giurisprudenza e specializzazioni in Relazioni Internazionali e diritto d’autore. Come questi studi hanno influenzato la tua carriera artistica?

“Sicuramente hanno aperto molto le mie vedute, il mio modo di relazionarmi alle persone. Più studi e più capisci di quanto, socraticamente, tu sappia poco di ciò che c’è da sapere, da conoscere. Amo la conoscenza, lo studio: sono gli unici mezzi che abbiamo per fuggire dal pregiudizio e dal giudizio.”

Hai ottenuto riconoscimenti prestigiosi, come il premio di “Giovane personaggio femminile dell’anno”. Cosa significa per te questo tipo di riconoscimenti e come hanno influenzato il tuo percorso?

“Essere premiati e riconosciuti in qualcosa di bello e di buono che si è compiuto dà molta soddisfazione, anche perché non si opera per questo, ma per ciò in cui si crede. Mentre ci si dedica a fare qualcosa, neppure si comprendono molte dinamiche, essendo dentro a progetti o a fatti che si sono programmati per mesi, magari per anni. Vederli narrati o riconosciuti dà la forza di continuare ad andare avanti.”


Musica e Cinema

Hai trasformato il brano “I’m Standing with You” in un inno contro la violenza di genere, guadagnandoti un’intervista sulla CNN. Qual è stata l’emozione più grande nel lavorare a questo progetto?

“Sicuramente stringere un’amicizia profondissima con due persone che guardavo con estrema ammirazione ed amore: la songwriter Diane Warren ed il compositore John Debney. Vedere la soddisfazione e le lacrime di commozione nei loro occhi, alla fine del progetto, e sentire le loro parole di stima e di bene nei miei confronti, in una emittente del calibro della CNN, è stato un sogno ad occhi aperti.”

Hai composto colonne sonore per film come Paradox Effect. Cosa ti affascina di più della composizione musicale per il cinema?

“In tutti i miei numerosissimi viaggi in auto c’era e c’è sempre una costante a farmi compagnia: la musica da film. Le colonne sonore di Ennio Morricone, John Williams, John Debney hanno segnato la mia esistenza. Da sempre il mio sogno è stato quello di scrivere musica per immagini. È stato un percorso lungo, perché non mi sentivo pronta. Ho avuto molte tappe intermedie, lavorato in contesti ed ambiti totalmente differenti. Ho provato ad allontanarmi dalla musica, ma sono morta dentro. Allora ho deciso che era ora di mettersi a scrivere, di raccontare ciò che avevo dentro. Solo così avrei avuto la mia credibilità, il mio spazio, la mia voce. Ho scritto Isolation durante la pandemia. Sapere che sia il pezzo portante di un film che è stato in tutti i cinema del mondo mi risulta ancora incredibile da credere… ed è solo l’inizio!”

Nel cortometraggio Maledetta Primavera hai affrontato il tema della parità di genere nello sport. Come riesci a coniugare arte e messaggi sociali nei tuoi lavori?

“Per me l’arte deve essere al servizio dei temi sociali. Solo con l’arte si riesce davvero a dire qualcosa, senza dirlo in maniera pesante, brusca, scorretta. L’arte eleva. E quando si ha l’animo in totale ispirazione, le cose entrano e si percepiscono in maniera diversa.”


Il Progetto Musicale Women Aid – The Muses

“Women Aid – The Muses” è un progetto musicale ambizioso e ispiratore. Come è nata l’idea di creare un concerto che rappresenti i cinque continenti?

“Sono nata il 13 luglio, il giorno del Live Aid. Quando ho intervistato Bob Geldof, il suo ideatore, gli dissi che avrei fatto un progetto di sensibilizzazione sul tema femminile che avrei ispirato proprio ad uno degli eventi più belli della storia della musica. Ho voluto rappresentare i 5 continenti per dar voce a tutte le culture, le lingue, le bellezze, le diversità del nostro meraviglioso cosmo in un linguaggio universale, l’unico uguale per tutti: quello della musica!”

Dopo il debutto al Parco Archeologico di Paestum e la recente tappa negli Stati Uniti, quali sono le prossime destinazioni per “Women Aid – The Muses”?

“Gli Stati Uniti… e già tantissimo interesse a livello mondiale! È una cosa mai accaduta nella storia: non c’è mai stata una formazione di cinque continenti diversi tutta al femminile. Mai!”

Il concerto Women Aid – The Muses

Il concerto non è solo una performance musicale, ma un evento che vuole sensibilizzare sull’importanza della rappresentazione femminile nella musica. Qual è la sfida più grande che hai affrontato nella realizzazione di questo progetto?

“La produzione. Quella della registrazione a Los Angeles nello studio di Diane Warren con il coro internazionale formato da alcune donne (circa 30 nazioni diverse) dell’associazione benefica che ho fondato e presiedo, Mission Onlus. E quella del concerto sotto i meravigliosi templi di Paestum, sito UNESCO, con musiciste professioniste di 10 nazioni diverse. Certo, mi scelgo sempre cose facili!” (ride)

Durante il concerto collabori con talenti come la direttrice d’orchestra Robyn Bell e le donne della Pops Orchestra di Bradenton-Sarasota. Come descriveresti la sinergia artistica che si è creata?

“Idilliaca! L’arte riconosce l’arte e rispetta l’arte. Tra musicisti vi è un rispetto ed un supporto assoluto. È un mondo ideale, perfetto, la Repubblica di Platone. Un modo di vivere e di relazionarsi che vorrei vedere in tutti i mondi della società!”

Cosa speri che il pubblico porti con sé dopo aver assistito a uno spettacolo di Women Aid – The Muses?

“Ciò che ho visto è più di ciò che potessi sperare: una trasformazione, una catarsi, una forza ispirazionale devastante!”


Impegno Sociale e Leadership

Sei la fondatrice e presidente di Mission NGO, un’associazione internazionale di beneficenza. Quali sono gli obiettivi principali dell’organizzazione e quali risultati hai raggiunto finora?

“Mission si prefigge di prevenire la piaga della violenza attraverso l’empowerment e l’erudizione femminile. L’arte cura e previene. Sono laureata in Legge ed ho visto quanto la legge sia inutile, a volte, davanti ad una famiglia dilaniata dalla violenza. Vogliamo dire alle donne, attraverso gli esempi internazionali delle mie splendide donne in 150 nazioni diverse, che coltivare sé stesse, il proprio talento, le proprie capacità, salva!”

Nel corso della tua carriera hai partecipato a eventi come il National Prayer Breakfast a Washington e il Women Leadership Summit. Come valuti il ruolo delle donne leader nel panorama internazionale odierno?

“Abbiamo moltissime donne leader. Sono esempi virtuosi e validi. Purtroppo, ricevono molti più attacchi e giudizi degli uomini perché è un fatto culturale. Il seme del cambiamento è appena stato piantato. Forse non sarà la nostra generazione a vederlo germogliare, ma oggi noi vediamo i frutti di quanto è stato fatto anni fa. È per le nuove generazioni che dobbiamo lottare, con le armi della cultura e del sapere!”

Hai collaborato con organizzazioni internazionali come Universal Woman e Power of Women. Qual è il tuo approccio nel promuovere il cambiamento attraverso queste piattaforme?

“Insieme si è più forti. Ed essere cercata in continuazione da tutte le realtà che parlano di donne, a livello mondiale, è meraviglioso. Il sassolino che ho lanciato nell’acqua anni fa sta facendo cerchi che arrivano da ogni parte della Terra. Ed è incredibile!”


Educazione e Formazione

Hai insegnato presso diverse università, occupandoti di diritto d’autore, produzione culturale e diritto internazionale. Come vivi il ruolo di educatrice e quanto è importante per te trasmettere conoscenze alle nuove generazioni?

“Dobbiamo credere nelle nuove generazioni! Sono loro ad avere in mano le chiavi del futuro. Purtroppo, noi siamo figli di una generazione che ha preferito ‘tenere tutto per sé’, dandoci pochissimo spazio e pochissime opportunità. Ma questa è stata l’opportunità più grande! Mentre loro vogliono ancora tenersi i propri orticelli, noi stiamo costruendo aziende agricole dove vogliamo vedere germogliare le nuove generazioni!”

Nel 2023 hai collaborato con la Julliard School e l’Accademia di Musica di Gerusalemme per una masterclass internazionale di composizione musicale. Quali opportunità offre questo tipo di progetti ai giovani talenti?

“Ripeto: i giovani sono il futuro! Sono coloro che coloreranno il mondo di sogni. Ed è bellissimo sognare insieme a loro!”


Riflessioni e Futuro

Con una carriera così ricca e diversificata, quale aspetto del tuo percorso ti ha dato maggiore soddisfazione finora?

“La musica ed il sociale, senza dubbio. E la splendida stabilità familiare che ho costruito, non con poca fatica, grazie a mio marito e a mio figlio, insieme alla mia famiglia d’origine. Sto bene in giro per il mondo perché sto bene nel mio piccolo grande nido, a casa!”

Stai lavorando a nuovi progetti artistici o sociali? Puoi darci qualche anticipazione?

“Sto scrivendo, per la prima volta, un’intera colonna sonora per un film internazionale. Ma non posso dire di più.”

Se dovessi immaginare un nuovo capitolo della tua carriera, in quale ambito ti piacerebbe esplorare ulteriormente?

“Colonne sonore, appunto. Solo musica stavolta, per me che nasco cantante e liricista.”


Messaggi e Ispirazione

Cosa vuoi trasmettere al tuo pubblico attraverso i tuoi progetti artistici e sociali?

“Che con l’impegno, la costanza, la determinazione, la serietà, la preparazione… tutto è davvero possibile!”

Che consiglio daresti a chi sogna di intraprendere un percorso simile al tuo nel mondo artistico o accademico?

“Di non fermarsi, non scoraggiarsi e non arrendersi dinanzi alle difficoltà. E ricordate di dovercela fare soprattutto per chi si è divertito a vedervi cadere. A loro dedicate i vostri successi più grandi!”

Qual è il messaggio principale che vorresti lasciare ai tuoi fan e a chi ammira il tuo impegno artistico e sociale?

“Voglio ringraziare chi mi continua a sostenere con dolcissime parole di supporto, di incoraggiamento, di gratitudine. Il buon Dio ha voluto che nascessi guerriera, e continuerò a lottare fino alla fine dei miei giorni, soprattutto per chi non ha avuto voce e possibilità. Mi sono sempre sentita una ‘diversa’, una ‘incompresa’, una ‘strana’. Ecco, voglio continuare a lottare soprattutto per chi si sente come me!”


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Plugin WordPress Cookie di Real Cookie Banner
Verificato da MonsterInsights