Venezia73. Recensione: “Questi giorni” di Giuseppe Piccioni, appena vedibile

Alla Mostra del Cinema di Venezia è stato presentato l’ultimo dei tre film italiani in concorso, Questi giorni di Giuseppe Piccioni, interpretato da quattro giovani ragazze con la partecipazione di Margherita Buy, Filippo Timi e Sergio Rubini.

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Quattro amiche ventenni condividono la quotidianità di vite ordinarie, senza particolari picchi. Liliana (Maria Roveran) è una ragazza dallo sguardo malinconico che sta preparando la sua tesi di laurea con l’aiuto del professor Mariani (Filippo Timi), da cui è chiaramente attratta; inoltre ha appena scoperto di avere un linfoma, nonostante la giovanissima età, ma decide di non informare la madre Adria (Margherita Buy), una parrucchiera svampita e abbastanza irresponsabile. Angela (Laura Adriani) ha invece uno pseudo fidanzato dal quale non riesce a distaccarsi completamente (almeno a livello sessuale) e un padre (Sergio Rubini) veramente insopportabile. Anna (Caterina Le Caselle) è apparentemente la più giovane del gruppo, ma è già incinta del suo fidanzatino, con il quale suona il violino in un’orchestrina. Infine c’è Caterina (Marta Gastini), ragazza scontrosa e notevolmente acida che ha deciso di partire per andare a lavorare a Belgrado. Le sue amiche decidono così di abbandonare per qualche giorno la quotidianità ed accompagnarla, attraversando in auto il Montenegro e la Serbia, in un viaggio on the road che farà vivere ad ognuna di loro nuove esperienze che potrebbero cambiargli la vita.

Adria (Margherita Buy) e Liliana (Maria Roveran) - Questi giorni
Adria (Margherita Buy) e Liliana (Maria Roveran)

Ci si aspettava onestamente di più dal film di Giuseppe Piccioni, alla sua seconda partecipazione a Venezia quindici anni dopo Luce dei miei occhi. La storia è divisa in due parti ben distinte, quella pre partenza e quella del viaggio: nella prima le quattro giovani attrici sono supportate dai ben più noti comprimari e il film si tiene a galla, mentre nella seconda si trovano a reggere tutto il peso sulle proprie spalle, non supportate da una sceneggiatura un po’ piatta e prevedibile, con classici stereotipi del road movie. A tratti ci sia annoia anche un po’, complice una durata (120 minuti) francamente eccessiva, che non giova ad un film tutto sommato abbastanza piatto e senza particolari guizzi. Alcuni personaggi sono davvero eccessivi: in particolare Caterina (Marta Gastini), acidissima, scontrosa, irritante, e per tutto il film ci si domanda cosa aspettino le amiche a mandarla a quel paese. Allo stesso modo anche Sergio Rubini risulta forzatamente troppo insopportabile. Margherita Buy nei panni della madre / non madre di Liliana si mantiene sempre sui suoi (ottimi) livelli, anche se il suo personaggio è più o meno simile a tutti quelli che ha sempre interpretato. Simpatico Filippo Timi, ma nulla di più.

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Le ragazze se la cavano più che dignitosamente, compresa l’esordiente Caterina Le Caselle, e magari qualcuna farà anche carriera, ma nessuna svetta sulle altre. In sostanza il film si mantiene su livelli medi, risultando appena vedibile (sempre meglio di Muccino, almeno!), adatto magari ad uno di quei pomeriggi in cui non avete di meglio da fare. Delle tre pellicole italiane in concorso, la migliore resta quindi Piuma (leggi la recensione in anteprima) di Roan Johnson. Questi giorni sarà nei cinema da giovedì 15 settembre distribuito dalla BIM.

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Ivan Zingariello

 

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