Un album che attraversa tempeste interiori e piccoli miracoli quotidiani, dove ogni brano è un frammento di vita. Paola Nicolò si racconta con sincerità disarmante, tra soul, jazz e omaggi intimi. In questa intervista, l’artista calabrese svela il cuore pulsante del suo nuovo lavoro.

Ciao, Paola. Da dove nasce l’ispirazione per il nuovo album Vertigini Confuse”?

Vertigini confuse è un diario, una raccolta di momenti e storie da me vissute. Ho voluto rappresentare attraverso parole e musica l’evoluzione emotiva che, volente o nolente, mi ha vista protagonista nel corso degli anni. Grazie all’etichetta M e N/Utopia Records di Pasquale Lacquaniti e Francesco Monteleone, il progetto è stato inserito nella graduatoria del bando nuove produzioni discografiche 2023/2024 del NUOVOIMAIE che ha contribuito alla produzione dell’album.

Gli arrangiamenti, il mastering e il mixing dei brani sono stati curati insieme a Fortunato Serranò. Un grazie speciale al mio amico chitarrista Teddy Condello, autore insieme a me del brano “Leo” all’interno dell’album e a Roberta Sainato per il suo prezioso contributo pianistico in “Pensieri di una notte insonne”.

Quali emozioni prevalgono nell’ascolto dei brani?

Sogno, creatività, disincanto, razionalità sono le prime che mi vengono in mente. Ma anche caparbietà, resilienza e speranza.

Vorresti parlare della canzone che hai scritto pensando a tua figlia, Song for Gaia”?

La nascita di mia figlia ha rappresentato un vero e proprio squarcio tra quella che ero e quella che sono. Il mio punto di vista è automaticamente cambiato nel momento in cui l’ho sentita sul petto. Un misto di sensazioni ha invaso i miei pensieri, ero felice per il dono che mi era stato fatto ma allo stesso tempo terrorizzata per non essere all’altezza della situazione, le peggiori catastrofi hanno cominciato a prendere vita nella mia mente. Fino a quando ad un certo punto, dopo infinite fisime mentali, mi sono detta che avrei agito semplicemente amandola dimostrandoglielo ogni giorno, cercando per quanto possibile di proteggere la purezza dei suoi sogni, spronandola a migliorarsi e lanciarsi nel futuro con forza e senza rimpianti.

Dopo tutto un pezzo di cuore che improvvisamente si stacca e comincia a camminare da solo non è cosa da poco. 

Hai già in mente qualche progetto per il futuro?

Attualmente sto lavorando insieme alla mia band alla creazione del live che avrà come centralità i brani di “Vertigini confuse” e del mio precedente album “Emisferi concentrici” pubblicato con il nome d’arte di Armundì. Del repertorio faranno parte anche cover riarrangiate in chiave soul di brani a me molto cari e che in qualche modo hanno lasciato il segno nel mio approccio alla vita attraverso la musica, per il resto lo scopriremo solo vivendo.


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